Posts Tagged ‘massoneria’

Massoneria United

10 febbraio 2016

Un bell’articolo di Roberto Galullo per il Sole 24 Ore ci racconta come forse in un futuro prossimo si riuniranno due obbedienze massoniche italiane: la Gran loggia regolare d’Italia, fondata nel 1993 dall’ex gran maestro del Goi Giuliano Di Bernardo, e appunto il Grande Oriente d’Italia, la più antica e numerosa loggia massonica italiana. In questo modo potrebbero entrambe aumentare la loro dimensione, la loro autorità, e allo stesso tempo avere il tanto agognato riconoscimento di ufficialità dalla Massoneria inglese (che al momento in Italia è solo prerogativa della Glri).

Alcune considerazioni:

1- Si fonderebbero la prima e la terza obbedienza italiana per numero di iscritti. La seconda, la Gran Loggia d’Italia, se ne tiene ben distante (credo siano troppo storicamente radicate le differenze e le inimicizie con il Goi).

2- Facile dire “in marcia verso la riunificazione”, come scrive il giornalista del Sole. In realtà il percorso sarà probabilmente parecchio lungo e difficoltoso. Per due motivi principali:

2.1- Il Goi è storicamente e apertamente poco rispettoso di alcuni dei punti cardini su cui si fonda la massoneria inglese (come per esempio l’apartiticità, l’assoluta non ingerenza negli affari della politica e anche il carattere assolutamente agnostico-deista – e non “anticlericale” come è invece spesso il Goi);

2.2- Saranno anche massoni quelli del Goi e della Glri; ma rimangono pur sempre italiani. Quindi, in accordo con la natura prettamente umana dell’italiano medio, i dignitari saranno in lotta fino all’ultimo per difendere il proprio piccolo orticello di potere e di prerogative. Ragion per cui sarà molto difficile far rinunciare qualcuno alla sua carica in nome di “un principio più alto”.

Licio Gelli e la Massoneria

22 dicembre 2015

L’Huffington Post ha pubblicato un’intervista a Stefano Bisi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in cui tra l’altro gli vengono chieste alcune cose su Licio Gelli, il discusso padre/padrone/fondatore della loggia P2.

Siccome dice alcune cose inesatte o discutibili, espongo qui i miei dubbi.

Dice Bisi: Gelli fu massone cattivo perché la loggia P2 non era una loggia che si riuniva come tutte le logge del GOI. Non faceva riunioni regolari, il tesseramento non era regolare. Per quello fu espulso. Il massone buono è uno che rispetta il pensiero degli altri prima di tutto, che non interrompe un altro quando parla.

Dico io: La differenza “massone cattivo/massone buono” fa ridere, letteralmente. E’ buona per le fiabe, se vuoi spiegare cos’è la massoneria ad un bambino. Ma dal Gran Maestro mi aspetterei un’analisi un po’ più profonda. Detto questo, se Gelli era massone “cattivo” solo perché faceva riunioni e tesseramenti irregolari (e non perché aveva formato un’associazione eversiva all’interno di uno Stato democratico), be’, è francamente inquietante perché getta un’ombra sinistra su cos’è veramente anche la massoneria cosiddetta “regolare”.

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Intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo

9 aprile 2015

Nel 2009, in occasione dell’uscita del mio libro “La lunga lotta. Storia dei rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria in Italia”, realizzai un’intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo. La riporto sul blog, a circa 6 anni di distanza, perché ritengo possa essere ancora molto interessante.

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INTERVISTA AL GRAN MAESTRO – di Valerio Pierantozzi

Giuliano Di Bernardo, nato a Penne in provincia di Pescara nel 1939. Attualmente [2009], è professore ordinario di Filosofia della scienza presso la Facoltà di Sociologia dell’università di Trento. Ma è anche l’unico in Italia che può vantare di essere stato Gran Maestro di due massonerie diverse, ma entrambe riconosciute dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, almeno al momento della sua maestranza.

Dapprima Gran Maestro del Grande Oriente dal 1990 al 1993, ne è poi fuoriuscito in polemica con i vertici per fondare la Gran Loggia Regolare d’Italia, che ha retto dal 1993 al 2001. Terminata l’esperienza nella Gran Loggia Regolare, lascia la Massoneria per fondare l’Accademia degli Illuminati, un circolo creato per riunire l’élite intellettuale italiana e straniera allo scopo di superare inutili separatismi e “difendere i princìpi e i valori che possono dare all’uomo benessere e felicità”1.

Che rapporti ha attualmente con i massoni e con la Massoneria in genere, non solo con quella di cui ha fatto parte?
Non ho rapporti istituzionali con nessuna Massoneria italiana. Ho rapporti personali e occasionali, quasi sempre motivati da delusioni che nascono all’interno di quelle Massonerie. Questi fratelli vengono da me perché possono quantomeno sfogarsi. Se io ho il polso delle Massonerie italiane, quindi, ce l’ho attraverso le delusioni ricevute da massoni che sono stati al vertice di queste istituzioni e che adesso non vi si riconoscono più.

E perché non trovano il coraggio di fuoriuscire, come ha fatto lei?
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La massoneria oggi

31 gennaio 2015

Le massonerie italiane sono ormai fatte di «quattro sfessati».

«Di fronte ai nuovi intrecci dei grandi poteri occulti, in Italia c’è stata una proliferazione di pseudo-massonerie dai comportamenti deviati, che hanno trasferito il metodo massonico in consorterie di potere e affari».

«Ciò che prima era incardinato in un mondo esoterico, politico alto, civile e riservato, ora dà luogo a una totale confusione tra metodo massonico e istituzioni».

Rino Formica – ex ministro delle Finanze e del Lavoro

Il grande bluff di Gioele Magaldi

28 novembre 2014

Gioele Magaldi è un signore di 43 anni, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico (God), un’associazione massonica da lui creata in polemica col Grande Oriente d’Italia (Goi) di cui faceva o fa ancora parte (non è molto chiaro questo punto).

Ultimamente ha dato alle stampe il libro Massoni. Società a responsabilità illimitata (ed. Chiarelettere) in cui afferma l’esistenza delle Ur-Lodges, una specie di superlogge con all’interno supermassoni che governano il mondo.

E secondo il suo testo, nessuno sfugge a queste superlogge. Sono tutti Massoni: papa Giovanni XXIII, Bin Laden e Al-Baghdadi dell’Isis, Berlusconi, Napolitano, Martin Luther King, i Kennedy, il nazismo, il fascismo, il comunismo, la democrazia, la dittatura, i colonnelli greci, Lenin, Breznev, Mario Monti, Mario Draghi, Letta, D’Alema, Emma Marcegaglia, Merkel, Putin, Obama, Xi Jimping, Lagarde, Padoan, Gandhi, Reagan, Mandela, Agnelli, Clinton, Blair, Hollande, Mazzini, Garibaldi, Bush… Se vi viene in mente qualche altro nome potete aggiungerlo, probabilmente è presente nel libro.

Per Magaldi tutto il mondo è diretto da queste superlogge e da questi supermassoni. Prove a sostegno delle sue tesi: nessuna. (more…)

Iscriversi alla Massoneria

6 Maggio 2014

Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia dichiara ufficialmente aperti i casting per le selezioni 2014.

Quanti saranno i candidati a entrare nella casa del Grande Fratello Occulto? E chi sarà il vincitore dell’ambito Grembiule d’Oro?

Luigi Bisignani

24 febbraio 2014

Ho trovato in una biblioteca un vecchio libro di Luigi Bisignani e, incuriosito dal personaggio, ho deciso di leggerlo.

Il romanzo – “Il sigillo della porpora”, una spy story ambientata principalmente tra Francia, Inghilterra e Italia – al momento dell’uscita venne presentato davanti al gotha della finanza e della politica italiana.

L’ho letto e devo dire che mi aspettavo qualcosa di meglio. Invece non è niente di più che un romanzetto in cui vengono messi troppi ingredienti nella storia, risultando alla fine macchinoso e surreale.

Altro che “quell’italiano sulle orme di Ken Follett”, com’è scritto sulla quarta di copertina…. Fortunatamente Bisignani ha smesso presto di scrivere romanzi e ha continuato invece a sussurrare ai potenti. Un’ottima scelta.

Faccendieri

11 dicembre 2013

Scrive Alberto Statera per Affari & Finanza (in un articolo che riguardava Giancarlo Elia Valori):

Luigi Bisignani, condannato a un anno e quattro mesi per la P4 (dopo la precedente condanna per la tangente Enimont), è diventato una star televisiva, dialogante da pari a pari con banchieri, grandi manager e celebri giornalisti di bocca buona […].

Non so cosa ne pensiate voi, ma secondo me l’unica differenza tra il Bisignani di prima e quello di ora è che adesso il dialogo “da pari a pari con banchieri, grandi manager e celebri giornalisti di bocca buona” lo fa alla luce del sole, e non in loggia come qualche anno fa.

Italia in svendita/2

28 settembre 2013

A proposito di quello che dicevo qualche giorno fa, Paolo Cirino Pomicino – ex ministro e parlamentare, esponente di punta di quella che è stata definita la Prima Repubblica – scrive una lettera al Foglio, criticando le scelte attuali del Governo e anche una certa ipocrisia dei media.

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L’indignazione è forte, fortissima. Né ci può confortare il fatto di averlo anticipato e denunciato da almeno 15 anni a questa parte. Ci riferiamo al passaggio di mano del controllo di Telecom Italia agli spagnoli di Telefonica, ultima tappa di una spoliazione del sistema produttivo italiano iniziato con la fine della Prima Repubblica.

Da domani potremo essere l’unica grande democrazia europea priva di un’azienda nazionale di telecomunicazioni.

[…]

Nelle polemiche degli anni Novanta fummo tacciati di antica vocazione statalista allorquando contrastavamo lo sciagurato disegno delle privatizzazioni purchessia con la scusa di dover ridurre il debito pubblico. In vent’anni abbiamo venduto aziende o quote di maggioranza di aziende strategiche per circa 160 miliardi di euro e il nostro debito pubblico è aumentato di ben 1.200 mld di euro a fronte degli 839 mld lasciati in eredità da quella Prima Repubblica.

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“La massoneria ha ucciso Rino Gaetano”

2 giugno 2013

Esattamente 32 anni fa, il 2 giugno 1981, moriva Rino Gaetano.

Nele librerie sta per uscire un libro che cerca di far luce sulla strana fine del cantautore, morto di notte in seguito a un incidente in automobile e rifiutato da ben 5 ospedali.

Bruno Mautone, avvocato ed ex sindaco di Agropoli, ha dato alle stampe “Rino Gaetano, assassinio di un cantautore”. Nel testo analizza accuratamente i testi delle sue canzoni, avanzando la teoria che Gaetano sia stato ucciso dalla massoneria deviata perché nei suoi album si nasconderebbero “chiare e incontrovertibili allusioni ai protagonisti dei misteri più scabrosi della cronaca affaristica e giudiziaria d’Italia”.

D. Casualità, forse coincidenze…
R. Può darsi. Ma sono troppe e troppo circostanziate. Si prenda E Berta filava, che è un altro brano famosissimo.
D. Sì una filastrocca.
R. È soprattutto la denuncia sugli imbrogli legati allo scandalo Lochkeed del 1976 (tangenti ai ministri in cambio di acquisto di aerei Usa, ndr) e sull’identità delle vere Antelope Cobbler.
D. Addirittura?
R. Mario e Gino, i due personaggi con cui Berta filava citati nel brano, sono gli ex ministri Mario Tanassi e Luigi Gui che Rino Gaetano ritiene i capri espiatori dello scandalo, condannati per salvare i grossi calibri della Democrazia cristiana.
D. E il «bambino che non era di Mario e non era di Gino»?
R. È la Lockheed, il cui presidente si chiamava Robert Gross.
D. Berta allora starebbe per Robert?
R. Esatto.

Nell’intervista viene detto che mai nessuno se ne sarebbe accorto. In realtà l’argomento era già stato trattato piuttosto approfonditamente da Paolo Franceschetti in due articoli: qui e qui.

Chi comunque volesse saperne di più sul libro di Bruno Mautone, “Rino Gaetano, assassinio di un cantautore”, può leggere una sua intervista su Lettera 43.