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Intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo

9 aprile 2015

Nel 2009, in occasione dell’uscita del mio libro “La lunga lotta. Storia dei rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria in Italia”, realizzai un’intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo. La riporto sul blog, a circa 6 anni di distanza, perché ritengo possa essere ancora molto interessante.

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INTERVISTA AL GRAN MAESTRO – di Valerio Pierantozzi

Giuliano Di Bernardo, nato a Penne in provincia di Pescara nel 1939. Attualmente [2009], è professore ordinario di Filosofia della scienza presso la Facoltà di Sociologia dell’università di Trento. Ma è anche l’unico in Italia che può vantare di essere stato Gran Maestro di due massonerie diverse, ma entrambe riconosciute dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, almeno al momento della sua maestranza.

Dapprima Gran Maestro del Grande Oriente dal 1990 al 1993, ne è poi fuoriuscito in polemica con i vertici per fondare la Gran Loggia Regolare d’Italia, che ha retto dal 1993 al 2001. Terminata l’esperienza nella Gran Loggia Regolare, lascia la Massoneria per fondare l’Accademia degli Illuminati, un circolo creato per riunire l’élite intellettuale italiana e straniera allo scopo di superare inutili separatismi e “difendere i princìpi e i valori che possono dare all’uomo benessere e felicità”1.

Che rapporti ha attualmente con i massoni e con la Massoneria in genere, non solo con quella di cui ha fatto parte?
Non ho rapporti istituzionali con nessuna Massoneria italiana. Ho rapporti personali e occasionali, quasi sempre motivati da delusioni che nascono all’interno di quelle Massonerie. Questi fratelli vengono da me perché possono quantomeno sfogarsi. Se io ho il polso delle Massonerie italiane, quindi, ce l’ho attraverso le delusioni ricevute da massoni che sono stati al vertice di queste istituzioni e che adesso non vi si riconoscono più.

E perché non trovano il coraggio di fuoriuscire, come ha fatto lei?
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La massoneria oggi

31 gennaio 2015

Le massonerie italiane sono ormai fatte di «quattro sfessati».

«Di fronte ai nuovi intrecci dei grandi poteri occulti, in Italia c’è stata una proliferazione di pseudo-massonerie dai comportamenti deviati, che hanno trasferito il metodo massonico in consorterie di potere e affari».

«Ciò che prima era incardinato in un mondo esoterico, politico alto, civile e riservato, ora dà luogo a una totale confusione tra metodo massonico e istituzioni».

Rino Formica – ex ministro delle Finanze e del Lavoro

Iscriversi alla Massoneria

6 Maggio 2014

Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia dichiara ufficialmente aperti i casting per le selezioni 2014.

Quanti saranno i candidati a entrare nella casa del Grande Fratello Occulto? E chi sarà il vincitore dell’ambito Grembiule d’Oro?

Faccendieri

11 dicembre 2013

Scrive Alberto Statera per Affari & Finanza (in un articolo che riguardava Giancarlo Elia Valori):

Luigi Bisignani, condannato a un anno e quattro mesi per la P4 (dopo la precedente condanna per la tangente Enimont), è diventato una star televisiva, dialogante da pari a pari con banchieri, grandi manager e celebri giornalisti di bocca buona […].

Non so cosa ne pensiate voi, ma secondo me l’unica differenza tra il Bisignani di prima e quello di ora è che adesso il dialogo “da pari a pari con banchieri, grandi manager e celebri giornalisti di bocca buona” lo fa alla luce del sole, e non in loggia come qualche anno fa.

L’Anello – parte 3

18 febbraio 2011

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Il giornalista Alessandro Calvi del Riformista continua nella sua indagine per capire cosa fosse davvero l’Anello. Stavolta intervista lo storico Aldo Giannuli, consulente della Commissione stragi dal 1994 al 2001 ed esperto di servizi segreti. Giannuli cerca soprattutto di capire il perché Licio Gelli sia uscito con quella dichiarazione proprio adesso. Facendo riflessioni che probabilmente non vanno troppo lontano dal bersaglio.

Proprio nel bel mezzo di tale momento, Gelli dice che gente come Andreotti e Cossiga non ce n’è più in circolazione e sembra mollare Berlusconi che, pure, era iscritto alla sua Loggia P2. E, mettendo tutto insieme, sembra quasi che stia dicendo che il campo è libero. «Già – riflette Giannuli – forse sta preparando il terreno a qualche fratellino in arrivo. D’altra parte, Berlusconi da qualche tempo non è molto simpatico agli americani e il cuore di Gelli notoriamente batte su quella sponda dell’Atlantico. Forse qualche sgarbo sull’energia, forse altro. Ma il gioco è ancora incomprensibile. Ciò che mi pare chiaro è che il Noto Servizio è un amo. Ora si deve capire cosa quell’amo pescherà».

Ecco l’intervista completa.

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L’Anello – parte 2

18 febbraio 2011

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Il magistrato di Milano Guido Salvini dice la sua sull’Anello, quest’associazione segreta interna ai servizi che, secondo Licio Gelli, vedeva Andreotti al vertice.

“La P2, Gladio e le altre organizzazioni in attività si possono considerare come cerchi concentrici o foglie di carciofo le quali, pur avendo ciascuna un proprio ruolo, hanno comunque dei punti di collegamento”.

Ecco l’intervista completa.

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«Vi spiego cos’è l’Anello di Gelli»

di Alessandro Calvi

Guido Salvini. Spiega il magistrato che la struttura parallela, e segreta, di cui ha parlato il capo della P2, attribuendone la guida ad Andreotti, era «politica» e serviva per operazioni con mezzi illeciti in chiave anticomunista.

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L’Anello

16 febbraio 2011

Da sinistra, Giulio Andreotti e Licio Gelli in una foto d'epoca

«Giulio Andreotti sarebbe stato il vero “padrone” della Loggia P2? Per carità… io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello».

L’Anello?

«Sì, ma ne parleremo la prossima volta».

Intervista esclusiva di Oggi a Licio Gelli, che rivela come Andreotti fosse a capo di un servizio segreto parallelo e clandestino chiamato, appunto, l’Anello.

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Disinformatsia

29 gennaio 2011

Un’abile opera di disinformazione messa in atto da questo anziano massone. In un classico stile disinformatorio, si mettono insieme cose vere (“C’è sempre stato un livello superiore a Gelli”) e cose su cui invece nutro molti dubbi (La massoneria è con Berlusconi e contro Fini; non esiste un secondo elenco della P2 non rinvenuto nelle perquisizioni in casa di Licio Gelli).

Comunque interessante e da leggere. “La massoneria dietro B.“, Fabrizio Gatti per L’espresso.

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Tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, con chi sta la massoneria? Bruno Rozera, 92 anni, il massone più anziano d’Italia, ha la risposta pronta: “La massoneria è schierata con Berlusconi”. Per questo giornali storicamente amici del Grande Oriente come “l’Avanti”, ora di Aldo Chiarle e Valter Lavitola, ci avrebbero dato dentro con l’inchiesta sul presidente della Camera e la famosa casa a Monte Carlo di suo cognato, Giancarlo Tulliani. Ma anche sui misteri che hanno accompagnato la prima e questa morente seconda Repubblica, non è ancora detta l’ultima parola. A cominciare dai capi occulti della P2: secondo Rozera, la storia non finisce con le indagini della commissione parlamentare di Tina Anselmi.

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Massonerie varie

9 ottobre 2010

Sul Fatto quotidiano di martedì 28 settembre, c’erano ben due pagine intere dedicate al presunto massonismo di Berlusconi. Il tutto era studiato per presentare il Premier come un agitatore occulto completatore di piani e trame oscure.

Ora, ammesso anche che Berlusconi lo sia davvero, gli articoli non hanno sicuramente giovato molto alla causa. Non me ne vogliano i colleghi del Fatto, ma su quattro articoli, solo uno era salvabile.

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