L’Huffington Post ha pubblicato un’intervista a Stefano Bisi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in cui tra l’altro gli vengono chieste alcune cose su Licio Gelli, il discusso padre/padrone/fondatore della loggia P2.
Siccome dice alcune cose inesatte o discutibili, espongo qui i miei dubbi.
Dice Bisi: Gelli fu massone cattivo perché la loggia P2 non era una loggia che si riuniva come tutte le logge del GOI. Non faceva riunioni regolari, il tesseramento non era regolare. Per quello fu espulso. Il massone buono è uno che rispetta il pensiero degli altri prima di tutto, che non interrompe un altro quando parla.
Dico io: La differenza “massone cattivo/massone buono” fa ridere, letteralmente. E’ buona per le fiabe, se vuoi spiegare cos’è la massoneria ad un bambino. Ma dal Gran Maestro mi aspetterei un’analisi un po’ più profonda. Detto questo, se Gelli era massone “cattivo” solo perché faceva riunioni e tesseramenti irregolari (e non perché aveva formato un’associazione eversiva all’interno di uno Stato democratico), be’, è francamente inquietante perché getta un’ombra sinistra su cos’è veramente anche la massoneria cosiddetta “regolare”.