Nel 2009, in occasione dell’uscita del mio libro “La lunga lotta. Storia dei rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria in Italia”, realizzai un’intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo. La riporto sul blog, a circa 6 anni di distanza, perché ritengo possa essere ancora molto interessante.
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INTERVISTA AL GRAN MAESTRO – di Valerio Pierantozzi
Giuliano Di Bernardo, nato a Penne in provincia di Pescara nel 1939. Attualmente [2009], è professore ordinario di Filosofia della scienza presso la Facoltà di Sociologia dell’università di Trento. Ma è anche l’unico in Italia che può vantare di essere stato Gran Maestro di due massonerie diverse, ma entrambe riconosciute dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, almeno al momento della sua maestranza.
Dapprima Gran Maestro del Grande Oriente dal 1990 al 1993, ne è poi fuoriuscito in polemica con i vertici per fondare la Gran Loggia Regolare d’Italia, che ha retto dal 1993 al 2001. Terminata l’esperienza nella Gran Loggia Regolare, lascia la Massoneria per fondare l’Accademia degli Illuminati, un circolo creato per riunire l’élite intellettuale italiana e straniera allo scopo di superare inutili separatismi e “difendere i princìpi e i valori che possono dare all’uomo benessere e felicità”1.
Che rapporti ha attualmente con i massoni e con la Massoneria in genere, non solo con quella di cui ha fatto parte?
Non ho rapporti istituzionali con nessuna Massoneria italiana. Ho rapporti personali e occasionali, quasi sempre motivati da delusioni che nascono all’interno di quelle Massonerie. Questi fratelli vengono da me perché possono quantomeno sfogarsi. Se io ho il polso delle Massonerie italiane, quindi, ce l’ho attraverso le delusioni ricevute da massoni che sono stati al vertice di queste istituzioni e che adesso non vi si riconoscono più.
E perché non trovano il coraggio di fuoriuscire, come ha fatto lei?
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