Posts Tagged ‘complotti’

Licio Gelli e la Massoneria

22 dicembre 2015

L’Huffington Post ha pubblicato un’intervista a Stefano Bisi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in cui tra l’altro gli vengono chieste alcune cose su Licio Gelli, il discusso padre/padrone/fondatore della loggia P2.

Siccome dice alcune cose inesatte o discutibili, espongo qui i miei dubbi.

Dice Bisi: Gelli fu massone cattivo perché la loggia P2 non era una loggia che si riuniva come tutte le logge del GOI. Non faceva riunioni regolari, il tesseramento non era regolare. Per quello fu espulso. Il massone buono è uno che rispetta il pensiero degli altri prima di tutto, che non interrompe un altro quando parla.

Dico io: La differenza “massone cattivo/massone buono” fa ridere, letteralmente. E’ buona per le fiabe, se vuoi spiegare cos’è la massoneria ad un bambino. Ma dal Gran Maestro mi aspetterei un’analisi un po’ più profonda. Detto questo, se Gelli era massone “cattivo” solo perché faceva riunioni e tesseramenti irregolari (e non perché aveva formato un’associazione eversiva all’interno di uno Stato democratico), be’, è francamente inquietante perché getta un’ombra sinistra su cos’è veramente anche la massoneria cosiddetta “regolare”.

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Strategia della tensione

16 giugno 2015

Pagina tratta dal libro “Il cimitero di Praga” di Umberto Eco :

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Intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo

9 aprile 2015

Nel 2009, in occasione dell’uscita del mio libro “La lunga lotta. Storia dei rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria in Italia”, realizzai un’intervista all’ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo. La riporto sul blog, a circa 6 anni di distanza, perché ritengo possa essere ancora molto interessante.

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INTERVISTA AL GRAN MAESTRO – di Valerio Pierantozzi

Giuliano Di Bernardo, nato a Penne in provincia di Pescara nel 1939. Attualmente [2009], è professore ordinario di Filosofia della scienza presso la Facoltà di Sociologia dell’università di Trento. Ma è anche l’unico in Italia che può vantare di essere stato Gran Maestro di due massonerie diverse, ma entrambe riconosciute dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, almeno al momento della sua maestranza.

Dapprima Gran Maestro del Grande Oriente dal 1990 al 1993, ne è poi fuoriuscito in polemica con i vertici per fondare la Gran Loggia Regolare d’Italia, che ha retto dal 1993 al 2001. Terminata l’esperienza nella Gran Loggia Regolare, lascia la Massoneria per fondare l’Accademia degli Illuminati, un circolo creato per riunire l’élite intellettuale italiana e straniera allo scopo di superare inutili separatismi e “difendere i princìpi e i valori che possono dare all’uomo benessere e felicità”1.

Che rapporti ha attualmente con i massoni e con la Massoneria in genere, non solo con quella di cui ha fatto parte?
Non ho rapporti istituzionali con nessuna Massoneria italiana. Ho rapporti personali e occasionali, quasi sempre motivati da delusioni che nascono all’interno di quelle Massonerie. Questi fratelli vengono da me perché possono quantomeno sfogarsi. Se io ho il polso delle Massonerie italiane, quindi, ce l’ho attraverso le delusioni ricevute da massoni che sono stati al vertice di queste istituzioni e che adesso non vi si riconoscono più.

E perché non trovano il coraggio di fuoriuscire, come ha fatto lei?
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La massoneria oggi

31 gennaio 2015

Le massonerie italiane sono ormai fatte di «quattro sfessati».

«Di fronte ai nuovi intrecci dei grandi poteri occulti, in Italia c’è stata una proliferazione di pseudo-massonerie dai comportamenti deviati, che hanno trasferito il metodo massonico in consorterie di potere e affari».

«Ciò che prima era incardinato in un mondo esoterico, politico alto, civile e riservato, ora dà luogo a una totale confusione tra metodo massonico e istituzioni».

Rino Formica – ex ministro delle Finanze e del Lavoro

Il grande bluff di Gioele Magaldi

28 novembre 2014

Gioele Magaldi è un signore di 43 anni, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico (God), un’associazione massonica da lui creata in polemica col Grande Oriente d’Italia (Goi) di cui faceva o fa ancora parte (non è molto chiaro questo punto).

Ultimamente ha dato alle stampe il libro Massoni. Società a responsabilità illimitata (ed. Chiarelettere) in cui afferma l’esistenza delle Ur-Lodges, una specie di superlogge con all’interno supermassoni che governano il mondo.

E secondo il suo testo, nessuno sfugge a queste superlogge. Sono tutti Massoni: papa Giovanni XXIII, Bin Laden e Al-Baghdadi dell’Isis, Berlusconi, Napolitano, Martin Luther King, i Kennedy, il nazismo, il fascismo, il comunismo, la democrazia, la dittatura, i colonnelli greci, Lenin, Breznev, Mario Monti, Mario Draghi, Letta, D’Alema, Emma Marcegaglia, Merkel, Putin, Obama, Xi Jimping, Lagarde, Padoan, Gandhi, Reagan, Mandela, Agnelli, Clinton, Blair, Hollande, Mazzini, Garibaldi, Bush… Se vi viene in mente qualche altro nome potete aggiungerlo, probabilmente è presente nel libro.

Per Magaldi tutto il mondo è diretto da queste superlogge e da questi supermassoni. Prove a sostegno delle sue tesi: nessuna. (more…)

Iscriversi alla Massoneria

6 Maggio 2014

Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia dichiara ufficialmente aperti i casting per le selezioni 2014.

Quanti saranno i candidati a entrare nella casa del Grande Fratello Occulto? E chi sarà il vincitore dell’ambito Grembiule d’Oro?

Altro che dissidente. Chi è davvero Ablyazov, l’oligarca in fuga

18 luglio 2013

di Pietro Acquistapace per EastJournal

L’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov è diventata uno scandalo nazionale. I giornali si rincorrono cercando di strumentalizzare la vicenda a favore di questa o quella parte politica. Ma la realtà è assai più complessa e molte sono le zone grigie. Cominciamo da lui, chi è Mukhtar Ablyazov?

Affarista kazako ritenuto un giovane di belle speranze, assai vicino al regime del presidente Nazarbayev, si arricchisce (come molti altri) in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. Verso la fine degli anni Novanta viene nominato ministro per l’Energia. Quello dell’energia è un settore strategico in Kazakhstan, una gallina dalle uova d’oro su cui tutti, dentro e fuori il paese, vogliono mettere le mani. Qui iniziano i suoi guai. Accusato di corruzione, incarcerato, viene poi “perdonato” dal presidente Nazarbayev e torna alla vita politica fondando un partito di opposizione. Ma l’opposizione, in Kazakhstan, è fantoccia e serve al regime per legittimarsi al potere. Oppure è finanziata (e protetta) dalle potenze occidentali. Ablyazov più che alla politica pensa però agli affari e conquista la banca kazaka BTA incrementandone il volume di affari grazie ad una congiuntura economica favorevole.

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Berlusconiadi

12 luglio 2013

In un Paese normale, se il capo di un partito venisse condannato in via definitiva con tanto di interdizione dai pubblici uffici, nessuno griderebbe al “gomblotto” (a torto o ragione), ma tutti i suoi compagni di partito farebbero a gara a prendere le distanze da lui.

E con questo non voglio dire né che sia un bene né che sia un male: è solo un dato di fatto.

“La massoneria ha ucciso Rino Gaetano”

2 giugno 2013

Esattamente 32 anni fa, il 2 giugno 1981, moriva Rino Gaetano.

Nele librerie sta per uscire un libro che cerca di far luce sulla strana fine del cantautore, morto di notte in seguito a un incidente in automobile e rifiutato da ben 5 ospedali.

Bruno Mautone, avvocato ed ex sindaco di Agropoli, ha dato alle stampe “Rino Gaetano, assassinio di un cantautore”. Nel testo analizza accuratamente i testi delle sue canzoni, avanzando la teoria che Gaetano sia stato ucciso dalla massoneria deviata perché nei suoi album si nasconderebbero “chiare e incontrovertibili allusioni ai protagonisti dei misteri più scabrosi della cronaca affaristica e giudiziaria d’Italia”.

D. Casualità, forse coincidenze…
R. Può darsi. Ma sono troppe e troppo circostanziate. Si prenda E Berta filava, che è un altro brano famosissimo.
D. Sì una filastrocca.
R. È soprattutto la denuncia sugli imbrogli legati allo scandalo Lochkeed del 1976 (tangenti ai ministri in cambio di acquisto di aerei Usa, ndr) e sull’identità delle vere Antelope Cobbler.
D. Addirittura?
R. Mario e Gino, i due personaggi con cui Berta filava citati nel brano, sono gli ex ministri Mario Tanassi e Luigi Gui che Rino Gaetano ritiene i capri espiatori dello scandalo, condannati per salvare i grossi calibri della Democrazia cristiana.
D. E il «bambino che non era di Mario e non era di Gino»?
R. È la Lockheed, il cui presidente si chiamava Robert Gross.
D. Berta allora starebbe per Robert?
R. Esatto.

Nell’intervista viene detto che mai nessuno se ne sarebbe accorto. In realtà l’argomento era già stato trattato piuttosto approfonditamente da Paolo Franceschetti in due articoli: qui e qui.

Chi comunque volesse saperne di più sul libro di Bruno Mautone, “Rino Gaetano, assassinio di un cantautore”, può leggere una sua intervista su Lettera 43.

Massoneria e ‘ndrangheta

8 marzo 2013

“La ‘ndrangheta non esiste più!…. Una volta, a Limbadi, Nicotera, Rosarno c’era la ‘ndrangheta!. Adesso la ‘ndrangheta fa parte della Massoneria, diciamo è sotto la massoneria. Ha però le stesse regole!… La ‘ndrangheta non c’è più è rimasta la massoneria e quei quattro storti che ancora credono alla ‘ndrangheta!”

Pantaleone Mancuso (detto Luni), boss della famiglia Mancuso, conversando con i propri “uomini”. Testimonianza raccolta dagli inquirenti in una intercettazione ambientale