Tempestività, approfondimento, intuizione, design, reputazione, comunità, filtraggio, rilevanza. Saranno questi secondo l’esperto di media americano Ross Dawson gli aspetti che i giornalisti dovranno tenere sempre più presente: “Sono quelli che i cittadini si aspettano e per cui saranno disposti a pagare e che, quindi, riusciranno a produrre una base sostenibile per un giornalismo di qualità’’.
Il giornalismo per molti aspetti, secondo Dawson, sarà simile a quello del passato. Ma per altri dovrà cambiare. Innanzitutto, per restare al passo coi tempi, dovrà affrontare questa sorta di cross-over comunicativo che sta travolgendo la realtà. In molti paesi si sta già facendo, in Italia siamo ancora un po’ indietro.
Molti giornalisti da noi hanno ancora la concezione di un lavoro da “macchina da scrivere” : esistono centinaia di persone che si siedono sulla loro sedia in redazione e scrivono i loro due o tre articoli al giorno (quando va bene), alzando al massimo il telefono e ricevendo in cambio 6 o 7mila euro al mese.
Invece giornalismo al giorno d’oggi vuol dire Internet, video, fotogallery, interazione coi lettori, social network…
Tornando a Dawson, ecco nello specifico gli otto punti su cui si dovrà basare il giornalismo del futuro (dal sito Libertà di Stampa Diritto all’Informazione).
1) La tempestività, che sta diventando sempre più importante in un mondo affamato di immediatezza. Il fatto è che oggi il primo che assiste a un fatto e diffonde la notizia non è di solito un giornalista professionale. Ma per molti versi la recente esplosione del numero di fonti giornalistiche non professionali rende i giornalisti più importanti.
2) L’ approfondimento: nell’analisi di vicende o aspetti sconosciuti, rimane un elemento centrale come sempre, rinforzando l’importanza del giornalismo tradizionale. La cronaca investigativa continuerà a ricoprire un ruolo centrale nella società. Tutto ciò coinvolgerà sempre di più l’analisi dei dati e l’utilizzo di informazioni e spunti forniti dai cittadini.
3) L’ intuizione, che, aggiunta alla padronanza del contesto, all’analisi e alla sintesi, aggiunge un grandissimo valore, soprattutto nel giornalismo economico e politico. Chi è in grado di fornire questi spunti e possiede una buona esperienza avrà sicuramente un futuro luminoso.
4) Il design è alla ribalta in tutti i campi, non solo nel modo con cui consumiamo l’ informazione. Le capacità richieste per presentare notizie, idee e dati in un format visuale di alto livello estetico porta molto vicino al cuore di ciò che dovrebbe essere un buon giornalista.
5) La reputazione diventa sempre più importante in un mondo di totale libertà nella produzione giornalistica. Ci saranno dei sistemi di misurazione specifica della reputazione sia delle testate che dei giornalisti, consentendo agli utenti di decidere se concedere fiducia.
6) La comunità si sposterà sempre più al centro dei modelli economici dei media, e questo significa che i giornalisti avranno bisogno di comprendere e coinvolgere bene la comunità dei lettori, accettando e favorendo la loro assistenza e i loro contributi nel lavoro di cronaca.
7) Il lavoro di filtro è la funzione classica dei redattori. Anche se ora subisce sempre di più la concorrenza della personalizzazione del flusso informativo resa possibile dai social network. A questo si aggiunge che molti utenti preferiscono gli aggregatori alla singola testata per confezionare la sua dieta mediatica. Questo significa che i giornalisti hanno bisogno di capire come funziona la ‘’social curation’’ (la redazione ‘’sociale’’), dando al proprio lavoro una visibilità che vada ben al di là dei tradizionali lettori della propria testata.
8) La rilevanza: è lo snodo che mette in relazione le notizie con le singole persone o con piccoli gruppi di lettori, spesso attraverso i processo di personalizzazione e localizzazione. I giornalisti creeranno valore attraverso un’analisi approfondita dei gruppi a cui le informazioni sono dirette, dei problemi che tali gruppi hanno davanti e delle decisioni che sono chiamati a prendere.
Tag: futuro, giornali, giornalismo, giornalisti, libertà di stampa, media, Ross Dawson
15 gennaio 2012 alle 08:47 |
Cussu’ ha scoperto l’acqua calda! E si è fatto pure pagare per scrivere ste cazzate???
15 gennaio 2012 alle 08:50 |
Ma chi è che prende 6/7 mila euro al mese??? Ibrahimovic??
Ma dove vive questo??? Glielo spieghi tu che la maggiorparte dei giornalisti fa il tirocinio o lo stage e se gli va bene prende 8/9cento euro???
Azz.. mi è finito l’inchiostro della macchina da scrivere!!!
17 gennaio 2012 alle 13:33 |
e pero vuoi mettere c ha il lauro! contro uno sfascia carrozze che puo arrivare a guadagnare fino a 12000 e al mese http://www.saperlo.it/guida/come-diventare-demolitore-di-auto-47624/