Super B: Ecco cosa è accaduto dopo il successo di “Amore disperato”

“Continuiamo tutti a fare musica”: intervista al cantante del gruppo Simone Cremonini, 15 anni dopo il singolo che li lanciò

di Valerio Pierantozzi per l’Irregolare

I super B ai tempi di "Amore disperato"

I super B ai tempi di “Amore disperato”

Che fine hanno fatto i Super B? La loro cover della canzone di Nada “Amore disperato” ottenne un buon successo nel 1999: passatissima per radio, in alta rotazione sui canali di video musicali, il pezzo li catapultò in prima fila sulla scena musicale italiana.

Ad “Amore disperato” seguirono altri singoli, un album omonimo e un tour. Poi un secondo album (“Record”, anno 2000) dal sound più maturo e meno commerciale. Poi più nulla: niente, spariti dalla circolazione, anche su Internet nessuna informazione. Cosa è successo? Me lo chiedevo io stesso qualche anno fa.

In esclusiva per l’Irregolare, ho contattato e intervistato il cantante dei Super B: Simone Cremonini, 41 anni portati alla grande, ha ormai voltato pagina; anche se non ha mai smesso di fare il musicista. E ha gentilmente accettato di rispondere alle domande e chiarire i dubbi su cosa sia avvenuto ai Super B dal 2000 ad oggi.

Allora partiamo dall’inizio o, se vogliamo, dalla fine: Super B, dove siete finiti dopo il grande successo di “Amore disperato”?
«Cominciamo col dire che non lo definirei un “grande successo”. La popolarità di Amore Disperato, la nostra versione, ci ha dato una grande mano; ma allo stesso tempo ha superato di gran lunga la nostra. Tutti, in qualche maniera, hanno avuto modo di sentirla, ballarla, cantarla. Ma i Super B li hanno conosciuti in pochi».

È stata comunque una bella esperienza, no?
«Certo e ce la siamo goduta pienamente. Più da artisti-pischelli che da gruppo-azienda, però. Magari non aiutati nel modo giusto dai nostri collaboratori».

Nel 2000 è arrivato il secondo album, “Record”, con un sound diverso e probabilmente migliore.
«Anch’io preferisco il suono di Record e anche la composizione. Diciamo però che quel disco è un’opera incompiuta, per vari motivi. È nato di getto in un casolare nel volterrano appositamente allestito per ospitare la produzione del disco. Volevamo dimostrare di essere qualcosa di diverso dalla BandChePiaceAlleRagazzine come qualcuno ci aveva presentato. Il successo della cover, i ciuffi e l’alta rotazione del video avevano incoraggiato questa visione di noi. Registrammo un sacco di pezzi e solo alcuni sono finiti nel disco. Sono stati scartati proprio quelli che paradossalmente potevano avere più appeal. Avevamo anche un’anima più scanzonata e frivola che però non è uscita. Record doveva essere “qualcosa” che portava a “qualcosa” di diverso, un disco di passaggio. Invece tutto si è fermato lì».

simone cremonini 2

Simone Cremoni – oggi

Come mai? I “soliti” problemi con la casa discografica o una crisi del gruppo che non ha retto al successo?
«I motivi sono molteplici. Passare da un tour come quello di Amore Disperato a quello successivo è stato traumatico. Molta meno gente e quindi molti meno soldi. Ma non solo questo: le cose tra di noi si erano in qualche modo deteriorate, la casa discografica si stava autodistruggendo. Insomma un momento particolare, destabilizzante. E alla fine ho deciso di lasciar perdere. Alla luce del tempo passato possono esserci altre spiegazioni, ma in pratica ho voluto che finisse».

Quindi una decisione presa principalmente da te.
«Sì, la “colpa” è stata mia».

Dicevi prima che non è stato un “grande successo”. Eppure questo blog, grazie al mio appello, ha ricevuto centinaia di visite di persone che cercavano notizie su di voi. Come te lo spieghi tutto questo affetto a oltre dieci anni di distanza?
«Questo mi fa piacere. Credo che alla fine le cose che abbiamo fatto, le nostre canzoni, possano essere apprezzate adesso per quello che sono e per lo spirito che le ha ispirate. Siamo stati un gruppo vero e sincero e questo veniva percepito ai concerti e da chi ci ha conosciuto. Voglio pensare che quello spirito venga capito, anche se in ritardo».

Parliamo allora del tour che seguì il primo album. Dalle tue parole sembra di capire che sia stata una grande esperienza, giusto?
«Per me, ma penso di parlare anche a nome degli altri, il tour e i concerti sono stati come le gite scolastiche. Hai presente quella gioia, la carica del giorno prima e della mattina della partenza? Ecco: aggiungici che partivamo per andare a suonare le nostre canzoni. Era un sogno che si realizzava.
E ci pagavano pure.
E ci davano da bere!
E ai concerti c’erano ragazze… tante.
Il più delle volte i concerti erano in locali che dopo facevano musica: il palco veniva transennato per darci modo di smontare, caricare e andare in albergo. Di solito ci davano un’ora di tempo per fare tutto, altrimenti dovevamo aspettare la chiusura del locale. Bene: non abbiamo mai smontato prima. Le serate per noi finivano alle tre di notte, spesso ubriachi. A quel punto si caricava il furgone e si andava in albergo. La mattina si ripartiva, a volte presto, per un altro concerto. Con Amore Disperato ne abbiamo fatti più o meno duecento.
Non poteva durare».

Che cosa fai adesso nella vita?
«Faccio il ConnessoViaggiatore: vendo articoli per la prima infanzia, ma lo faccio in modo creativo».

Qualcosa tipo il rappresentante?
«Vedi: se dico che faccio il “rappresentante” sembra peggio, per questo come definizione ho scelto “ConnessoViaggiatore”. Insieme a un amico ho anche disegnato una linea di camerette per bambini. Comunque in pratica sì, faccio il rappresentante. E mi piace anche: sono sempre in Autogrill come con i Super B».

simone cremonini 1Cosa ci possiamo aspettare dal futuro? I Super B sono stati definitivamente messi nel cassetto dei ricordi oppure state lavorando a qualcosa di nuovo?
«Io non ho mai smesso di fare musica, non si può. Ho scritto più pezzi in questi 14 anni che prima. Non nego che l’ipotesi Super B sia sfiziosa, ma a dir la verità in questo momento sto cercando di mettere un po’ di cose in fila, sistemare alcuni brani con vari amici. Tra questi c’è Alessio Lombardi (tastierista nei Super B) e Giorgio Baldi (chitarrista di Max Gazzé e produttore di un sacco di artisti molto interessanti). Mi stanno aiutando a produrre il mio disco. Che non so poi che fine farà, ma sento il bisogno di farlo».

E per quanto riguarda gli altri ex membri del gruppo, li senti ancora?
«Giacomo Macelloni ha una sua scuola di batteria e anche lui mi darà una mano in seguito. Ettore Carloni invece è il chitarrista dei Rhumornero ed ha meno tempo. Ma in qualche modo sarà coinvolto pure lui».

Che tipo di disco ci dobbiamo aspettare?
«Non è facile da spiegare. Mi auguro un disco maturo, ma non vecchio. Sto cercando di far convivere tutte le anime che mi si aggrovigliano dentro; quindi sarà anche pieno di contraddizioni, ma armoniche. Sarà inoltre un lavoro molto intimo, alla ricerca forsennata delle cose che ci fanno star bene. Forse verrà fuori un disco per quarantenni, ma che suoni molto moderno e pop. Anzi: popolare. E poi boh, vediamo cosa viene fuori.
C’è un pezzo che si chiama “Quando si rubava le ciliegie… e le susine verdi”. Quello era il periodo della nostra vita in cui s’era veramente felici. Con gli amici che c’erano sempre e ci sarebbero sempre stati. Senza pensieri. E si facevano le cose per il gusto di farle e basta. Ecco, vorrei che il disco fosse prodotto con questo spirito: con amici e per il gusto di fare qualcosa di bello».

Che dire allora: speriamo presto di potere ascoltare e comprare il tuo disco, e in bocca al lupo per il futuro.
«Crepi!»

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7 Risposte to “Super B: Ecco cosa è accaduto dopo il successo di “Amore disperato””

  1. andgiamb Says:

    Grandi Super B. Da “Giancarlo” ai Murazzi vanno ancora alla grande! Ottima perla Valerio. Complimenti a Simone per il senso di umiltà che trasmette. Traspare un po’ di nostalgia e amarezza per quegli anni, si vede che è sincero e per questo motivo l’intervista è ben riuscita.

  2. Alex Says:

    sai da quanti anni mi chiedevo che fine avessero fatto?? Sei un grande!! ma poi è uscito l’album di Simone Cremonini? Non trovo niente sul web…

  3. fabrizio Says:

    Meno male, mi son sempre chiesto che fine avessero fatto! Io spero un sacco nel loro ritorno, li ho conosciuti che ero bambino e non ho mai smesso di ascoltarli, adesso aspetterò l’album di Simone!

  4. Diego Says:

    Bella iniziativa Valerio, mi ha fatto piacere leggere questa intervista. Ricordo quando ero adolescente, loro avevano avuto successo con “Amore disperato” (che a me personalmente piaceva ma li bollava un po’ come band per ragazzine) e si presentarono a un concerto SKA-punk al quale ero andato. All’inizio partirono i fischi dal pubblico, poi Simone Cremoni esordi’ dicendo: “voi vi chiederete che ci facciamo qui, ma la verita’ e’ che noi prima di amore disperato eravamo un gruppo SKA”, e da li’ iniziarono a fare musica bella, divertente e punk-eggiante. Dimostrando versatilita’ e voglia di divertirsi e far divertire. Fu un successo, i fischi terminarono e partirono gli applausi, Grandi Super-B! Bei ricordi. Spero questo album di Simone si faccia, mi fara’ piacere ascoltarlo!

  5. Maurizio Castagna Says:

    Domani sra,martedì 9 novembre 2015 i Super B saranno in diretta su Contatto Radio Popolare Network dalle 21.. Questo l’evento
    https://www.facebook.com/events/981793241879195/

  6. Ramona Cremaschi Says:

    Grazie, siete nel cuore.

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