Il Re che ride

Nino Luca per corriere.it

PADOVA – «Io non racconto barzellette e disistimo chi lo fa. Io uso delle storielle per scolpire dei concetti», firmato Silvio Berlusconi. Simone Barillari, saggista, 39 anni, ha raccolto e analizzato le barzellette di Berlusconi contestualizzandole politicamente, spiegandone il valore e l’efficacia andando oltre la solita teoria del Berlusconi come comico prestato alla politica. Ne è nato un volume, edito da Marsilio, dal titolo «Il re che ride».

LA FUNZIONE – Secondo l’autore, le barzellette di Berlusconi sono usate come «captatio benevolentiae», hanno una funzione terapeutica, o per fissare un concetto (dalle barzellette Berlusconi trae sempre una morale). Barillari sostiene che Berlusconi usi la barzelletta come espediente retorico per dire pubblicamente cosa intende dire senza doverne pagare le conseguenze. Il semplice raccontare barzellette ha poi per Berlusconi un valore terapeutico: le barzellette servono a pulire la testa dalle preoccupazioni e a distendere i nervi. Il libro è un rivelatorio breviario berlusconiano, un’analisi puntuale dei metodi della comunicazione comica di Silvio Berlusconi, ma anche un’importante riflessione su come la comicità, da arma contro il potere, sia divenuta strumento di governo. Al contrario di Berlusconi, Bersani enuncia proverbi. E l’appeal crolla.

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Una Risposta to “Il Re che ride”

  1. Gloria Says:

    Peccato solo che faccia sempre più piangere che ridere!

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