Posts Tagged ‘Ucraina’

L’estrema destra che si afferma in Ucraina

14 aprile 2014

Gli ultimi avvenimenti in Ucraina hanno portato alla caduta del governo di Yanukovich e contemporaneamente all’emergere di forze nuove che hanno cavalcato e promosso la protesta di piazza Indipendenza a Kiev. Due di queste si sono guadagnate gli onori delle cronache: Svoboda e Pravy Sektor.

La redazione di Radio Blackout mi ha chiamato venerdì 11 aprile per parlare in generale della situazione ucraina e in particolare sulle analogie e differenze delle due forze di estrema destra.

Qui è ascoltabile il podcast della trasmissione.

La Russia, l’Ucraina, gli Usa e la sovranità di uno Stato/2

11 marzo 2014

di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano dell’8 marzo 2014

Il segretario di Stato americano John Kerry ha affermato: “I russi invadono un altro Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte” e ha lamentato, come gli alleati europei, “la violazione del territorio di uno Stato sovrano“. Ebbene che cos’è stato nel 1999, quando l’11 settembre era ancora di là da venire, il bombardamento per 72 giorni di una grande capitale europea, Belgrado, se non la violazione dell’integrità di uno Stato sovrano, la Serbia, che aveva i suoi problemi interni come oggi ha l’Ucraina, con la differenza che in quell’occasione ci furono 5.500 morti? Che cos’è l’invasione dell’Afghanistan (2001) e la sua occupazione mantenuta prevalentemente con l’uso dell’aviazione e con gli aerei-robot, i Dardo senza pilota ed equipaggio, ma armati di missili, in una guerra che dura da 13 anni ed è la più lunga dai tempi di quella dei Trent’anni (più di 100 mila morti civili)?

Che cos’è l’aggressione all’Iraq nel 2003 se non l’invasione “di un Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte”, nel caso le “armi di distruzione di massa” che Saddam non aveva più perché, dopo che Stati Uniti, Francia e Urss, gliele avevano fornite, il rais di Baghdad le aveva usate sui curdi e i soldati iraniani (160 mila morti nella guerra all’Iraq)? Che cos’è l’aggressione alla Somalia (2006/2007), via Etiopia (Paese di specchiata rispettabilità democratica), perché le Corti Islamiche avevano avuto il torto di sconfiggere “i signori della guerra ” locali e di aver riportato un po’ di ordine e di unità in quel Paese? Che cos’è l’aggressione alla Libia (2011) per togliere di mezzo un dittatore , che qualche seguito nel suo popolo ce l’aveva, e mettere al suo posto non si sa bene chi?

A Paolo Guzzanti suona “terribile il cingolo dei carri armati”. A me il rombo dei bombardieri.

La Russia, l’Ucraina, gli Usa e la sovranità di uno Stato

4 marzo 2014

“Da quando il governo degli Stati Uniti sottoscrive e difende sinceramente il concetto di sovranità e integrità territoriali? Certamente non lo stanno facendo in Siria. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Libia. E nemmeno quando hanno invaso l’Iraq. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Serbia a favore del Kosovo, riconoscendo poi l’unilaterale dichiarazione di indipendenza del Kosovo stesso. Il governo degli Stati Uniti rispetta sovranità e integrità territoriali solo da un punto di vista meramente formale, poi però sceglie attentamente a chi accordarle”.

Marcus Papadopoulos – commentatore politico intervistato da Russia Times

Kiev, nota capitale dell’Ungheria

18 Maggio 2013

Certo che al ministero degli Esteri la conoscono bene la geografia…

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Traffico

8 agosto 2010

(Ansa) Un cittadino israeliano è stato arrestato e in Ucraina, con altre 11 persone, per aver organizzato un presunto traffico di organi destinati a pazienti facoltosi, in maggioranza originari di Paesi occidentali o di Israele. La notizia è rimbalzata  con grande evidenza su tutti i media elettronici israeliani. L’operazione è stata illustrata a Kiev dalle autorità locali, a coronamento di una indagine lunga e articolata. Il reperimento degli organi si concentrava in Ucraina, dove essi venivano depredati a pazienti moribondi o – nel caso dei reni – acquistati da persone bisognose (soprattutto donne) al prezzo medio di 10.000 euro l’uno. Mentre il successivo smistamento veniva coordinato in Israele e i trapianti ‘su commissione’ (pagati 200.000 euro per ogni singolo intervento) avvenivano per lo più in strutture compiacenti dislocate fra Ucraina, Azerbaigian ed Ecuador.

Con questo sistema, i promotori avevano già lucrato oltre 40 milioni in alcuni mesi, stando alle stime della polizia ucraina. L’episodio non è il primo a vedere coinvolte organizzazioni e specialisti israeliani in reti internazionali di traffico di organi, denunciano i media. Un caso simile fu stroncato mesi fa in Romania, mentre risale ad aprile – secondo quanto ricorda l’edizione online di Yediot Ahronot – la clamorosa incriminazione da parte della Procura di Stato israeliana del generale della riserva Meir Zamir, originario di Rishon Lezion (non lontano da Tel Aviv): accusato con altre quattro persone di aver creato un business illegale di espianto, esportazione clandestina e impianto di organi per milioni di shekel.