Rocky: “Apollo? Yeah, he was great. Perfect fighter. Ain’t nobody ever better”.
Adonis: “So how did you beat him?”
Rocky: “Time beat him. Time takes everybody out. It’s undefeated”.
Rocky: “Apollo? Yeah, he was great. Perfect fighter. Ain’t nobody ever better”.
Adonis: “So how did you beat him?”
Rocky: “Time beat him. Time takes everybody out. It’s undefeated”.
Hanno provocato un po’ di polemiche le dichiarazioni di Beppe Grillo al Time, che ha detto di non accontentarsi del 25 o 30 per cento per il MoVimento 5 Stelle, ma di volere arrivare al 100 per cento.
Per poter poi, dice lui, sciogliere il movimento e lasciare il parlamento in mano a cittadini veri, non a politici.
“Pericolo per la democrazia”, “inquietante”, “fa paura”: sono alcuni dei commenti che ho sentito in televisione da giornalisti e politici sul proposito “totalitario” di Grillo.
Eppure io non vedo cosa ci sia di sbagliato nell’obiettivo del comico di Genova: se il 100 per cento degli elettori italiani decidesse di votare liberamente il MoVimento 5 Stelle, quale sarebbe il problema? Forse che la democrazia funziona ed è giusta solo entro certe percentuali?
Sono per una volta d’accordo con Marcello Foa e quello che scrive sul suo blog in merito alla copertina del Time di questa settimana. Su tutto, tranne forse per la parte dove afferma che il magazine statunitense non ha preso ordini dal Pentagono. Io non ne sarei così sicuro. Comunque, magistrale la conclusione:
La stampa è libera, ma troppo facilmente manipolabile. Ahimè.
E anche auto-manipolabile, aggiungo io.