Il 16 aprile 1973, quaranta anni fa esatti, due ragazzi, Virgilio Mattei di 22 anni e il fratello Stefano di 8 anni, morivano in un attentato incendiario: il cosiddetto Rogo di Primavalle. La colpa della famiglia Mattei era quella di essere di tendenze missine, essendo il capofamiglia Mario segretario di una sezione romana del Msi e Virgilio militante dello stesso partito.
Virgilio forse avrebbe potuto anche salvarsi. Ma scelse di restare accanto al fratellino e pagò con la vita il suo gesto.