È morto Sergio Polano.
Wikipedia lo definisce “storico dell’architettura e accademico”.
Passai una serata con lui più di dieci anni fa; aveva scritto un articolo per il giornale di cui ero redattore, e passò la serata in trasferta a Torino con me e i miei due colleghi Edoardo e Matteo.
Fu una serata folle. Lui aveva sessanta anni e noi 30 o giù di lì. Ma il ragazzo sembrava lui. Noi arrancavamo dietro ai suoi ritmi: aperitivo, drink, cena, altri drink, chiacchiere con sconosciuti e sconosciute, altri drink.
Era un autentico mattatore: ci tenne tutta la sera con racconti, aneddoti pazzeschi e storie che si facevano fatica a credere. Tornai a casa quasi all’alba completamente sfatto, mentre lui avrebbe potuto continuare per un altro paio d’ore.
Lui era un collaboratore e una persona piuttosto nota nell’ambiente da cui proveniva. Noi eravamo dei giovani redattori alle prime armi. Eppure lui scelse di passare la serata con noi, non con i nostri capi o con altri ospiti importanti di quella sera. Dimostrò di essere umile e alla mano, e di capire l’enorme lavoro che facevamo anche se i nostri stessi capi spesso non lo riconoscevano.
Un grande. Invidio un po’ quelli che ci hanno potuto trascorrere più tempo insieme.