Posts Tagged ‘rivolta’

Chi di Siria ferisce…

4 giugno 2013

Il governo in carica in Siria dimostra un grande senso di spirito, ma non solo. Dimostra anche di saper individuare e attaccare le ipocrisie dei governi stranieri che appoggiano i ribelli siriani.

In seguito alle violenze scoppiate in questi giorni a Istanbul, che hanno lasciato sul campo vari morti fra i contestatori e che hanno messo a soqquadro la città più importante della Turchia, il Governo di Assad ha risposto pan per focaccia a mesi di ingerenze turche negli affari interni del suo Paese.

Il ministro dell’informazione siriano, in un dispaccio del 2 giugno dell’agenzia di stampa di Stato “Sana”, ha salutato con gioia l’ondata di proteste che ha travolto la Turchia e ha invitato il primo ministro Erdogan a emigrare.

Tutto il comunicato sembra una enorme presa per il culo dell’Occidente. E di fatto lo è: perché ricalca perfettamente lo stile con cui la Nato, la Ue, gli Stati Uniti e i loro amichetti si permettono di giudicare quelli che non si adeguano alle loro richieste.

Con un comunicato successivo, poi, il governo siriano ha sottolineato l’ipocrisia di Erdogan, che da un lato continua a sostenere i ribelli siriani, “quando la realtà – scrive l’agenzia – è che ci sono gruppi armati di terroristi apostati in Siria, sostenuti e finanziati dal governo di Erdogan, dall’Occidente e dai paesi del Golfo”. Dall’altro lato, però, il premier turco descrive i dimostranti del suo Paese come “sabotatori” nati in seguito a “complotti interni ed esterni”.

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Il ritorno di Berlusconi e i commenti delle mie colleghe: pensieri sparsi

11 dicembre 2012

di Terrence Bliss – 7 dicembre 2012

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È arrivata la notizia che Berlusconi vuol far cadere Monti e ricandidarsi alle elezioni.

Ora il mio pensiero è semplice. Berlusconi non è opportuno in questo momento, ha fatto la sua storia, il suo ciclo, ancora più perché è un signore di una certa età. Nel mio cassetto il sogno sarebbe un governo che mettesse fine alla tecnocrazia, ma questo potrebbe avvenire solo con una profonda coscienza, cosa che evidentemente non c’è. Ma non è questo il punto. Non vedo Berlusconi come il male assoluto, tra i due mali preferirei lui al governo eterodiretto del banchiere Monti. E non è un fatto di democrazia, è un fatto che a essere governati dalle banche… Ma è un mio parere.

Veniamo a quanto dicono le mie colleghe. Berlusconi si ricandida. Oddio, siamo finiti, ci ha già portato alla miseria. Quanto sono stupidi gli italiani. ‘Ma perché lo rivotano?’ – ‘Sicuramente per come sono scemi’ (…Commenti simili si ripetono…) – interviene la più informata – ‘Poi avete visto, è subito aumentato lo spread, è bastata una dichiarazione’ (…) – ‘Si sta bene solo nel nord Europa, lì vivono bene, senza problemi’ – ‘Ma fa freddo, poi si suicidano’ – ‘Io in Svezia non ci voglio andare, fa sempre freddo’

Qualche considerazione sparsa.

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Cosa succede in Siria/7

20 febbraio 2012

Sui giornali e sui media principali arrivano notizie sempre più preoccupanti dalla Siria, dove sarebbe in atto una vera guerra civile.

Spesso però i reportage si fanno sottolineando solo le repressioni del regime di Assad ed evitando accuratamente invece le stragi che avvengono anche per mano dei cosiddetti “ribelli”. Anche quando si fa la conta dei morti e si raccontano di attacchi contro civili, si evita sempre di dire da quale parte provengono questi attacchi, facendo così credere che siano sempre colpa del governo.

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Il trucco libico

21 marzo 2011

Ottima riflessione di Miguel Martinez.

Banality fair

19 marzo 2011

Per fortuna esistono ancora i RELITTI.

Voglio invece portare in primo piano questo bellissimo articolo di Angelo Del Boca pubblicato sul manifesto, segnalatomi dall’amico e collega Il Primissimo

Libia

4 marzo 2011

Al di là di quello che pensano tutti, o quasi, io penso che Gheddafi rimarrà ben saldo al potere. E riprenderà presto il controllo della Libia soffocando (in un modo o in un altro) le rivolte.

E questo ovviamente avrà delle conseguenze imprevedibili sulla politica (non solo energetica) internazionale.

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“Vengo da Tripoli e vi dico che i giornali raccontano un sacco di menzogne”

4 marzo 2011

Lettera di Paolo Pazzini a Il Giornale

Egregio Direttore.

Mi chiamo Paolo Pazzini vivo a Tripoli e sono appena rimpatriato ieri, 24 febbraio.

La nostra azienda ha dei contratti in Libia per questo vivo li, nel centro di Tripoli. Vorrei confortare le dichiarazione dell’Ambasciatore Italiano Schioppa: a Tripoli la situazione è calma, fino a ieri tutti lavoravano, e i bombardamenti sulla folla sono propaganda pura, come propaganda pura sono le fosse comuni. Infatti il cimitero di Tripoli sorge sul mare e le foto fatte vedere da giornali, e non, italiani («Repubblica» etc..) sono foto di normali sepolture in quel cimitero.

I giornali italiani ed in genere occidentali stanno raccontando una marea di menzogne mirate con l’appoggio di elementi libici che vivono all’estero cacciati dal Paese. Le faccio presente che io stesso lavorando con i militari, le assicuro che non un solo reparto dell’Esercito, né della Marina, né dell’Aviazione si sono ancora mossi.

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“E’ un vero piacere darle il benvenuto…”

3 marzo 2011

Dialogo fra il segretario di Stato americano Hillary Clinton e il consigliere per la sicurezza nazionale libica Mutassim Gheddafi, quartogenito del leader libico.

21 aprile 2009

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SECRETARY CLINTON: I am very pleased to welcome Minister Qadhafi here to the State Department. We deeply value the relationship between the United States and Libya. We have many opportunities to deepen and broaden our cooperation. And I’m very much looking forward to building on this relationship. So, Mr. Minister, welcome so much here.

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Rivolta in Cirenaica

23 febbraio 2011

E’ da notare e sottolineare come i giornali italiani – da quel che ho visto – abbiano dato poco risalto alla dichiarazione di Gheddafi secondo cui i ribelli sarebbero stati armati da Stati Uniti e Italia. C’è da chiedersi il perché.

In fondo è una notizia bomba: “L’ITALIA ARMA I RIVOLTOSI

Eppure nessuno l’ha enfatizzata. Evidentemente non fa comodo a nessuno.

Ai giornali di sinistra: perché dopo aver tanto starnazzato di Berlusconi-amico-di-Gheddafi, questa sarebbe stata quasi una notizia che riabilita il Governo.

Ai giornali di destra: per la ragione opposta. Avrebbe voluto dire che Berlusconi “tradisce” i suoi alleati e si intromette nelle politica interna di uno Stato amico.

Eppure la dichiarazione c’è. Ed è una notizia.

Atlante della rivolta

22 febbraio 2011

di Guido De Franceschi per Il Sole 24 ore

Tutto è cominciato in Algeria e Tunisia con quella che ai primi di gennaio è stata ribattezzata la rivolta del couscous. La fiammata dei prezzi delle materie prime alimentari sui mercati internazionali aveva reso improvvisamente più acuta la crisi dei due paesi nordafricani. Certo, nessuno avrebbe potuto immaginare un effetto domino tale da mettere in crisi alcuni tra i regimi più solidi del mondo arabo, da quello del tunisino Ben Ali a quello del rais egiziano Mubarak. Eppure così è stato. Anzi. La rivolta si è rapidamente estesa, anche grazie all’uso dei social network come twitter e facebook, fino al Golfo Persico. Ecco cosa è accaduto e sta accadendo in Nord Africa e nel Medio Oriente, a cominciare dalla Tunisia e, a seguire, negli altri paesi.

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