Qui trovate il link all’articolo. Ma il sommario potrebbe cambiare…
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In Scandinavia sta avendo grande successo una serie televisiva intitolata “Lilyhammer”, una produzione norvegese/statunitense che racconta la storia di Frank Tagliano, un boss italoamericano della mafia che è costretto a fuggire dagli Usa in quanto alcuni gangster locali lo vogliono morto. Decide quindi di rifugiarsi a Lillehammer, in Norvegia, cittadina che gli era piaciuta molto quando l’aveva vista in tv ai tempi delle olimpiadi invernali del 1994. Tagliano tenta di cominciare qui una nuova vita, ma presto le vecchie abitudini cominceranno a influenzare anche la sua esperienza norvegese.
Questa è la trama.
Ieri ho visto la seconda puntata della seconda stagione. Viene qui introdotto un nuovo personaggio: Balotelli!
No, non ho scritto male. (more…)
Avevo parlato tempo fa del suicidio di un giovane laureato di 27 anni, Norman Zarcone, che si era buttato da un terrazzo della facoltà di Lettere a Palermo perché, nonostante i brillanti studi, non vedeva alcun futuro davanti a sé.
Adesso il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha chiesto formalmente al rettore Roberto Lagalla di intitolare un’aula dell’ateneo a Norman.
DOTTORANDO SI SUICIDA ALL’UNIVERSITA’.
“PER ME NON C’E’ FUTURO”
“La storia di questo ragazzo mi fa venire i brividi. E’ presto per commentare questo gesto. Quando uno decide di togliersi la vita è possibile che ci siano un milione di cose in mezzo”. Simone Canese ha 41 anni, è di La Spezia, nel curriculum una laurea in Scienze Biologiche e un dottorato in Scienze Ambientali a Genova. Così commenta la morte di Norman Zarcone, il dottorando siciliano di 27 anni che si è suicidato ieri gettandosi da un terrazzo della facoltà di Lettere di Palermo.