Posts Tagged ‘Msi’

La destra italiana, morta di mediocrità

13 giugno 2013

di Marcello Veneziani per Il Giornale

Non è morta d’identità ma di nientità, non è morta di estremismo ma di mediocrità. Non è morta di saluti romani ma d’imitazioni maldestre. La sua scomparsa non lascia tracce di sé. Nessuna delle critiche di gestione mosse alla destra si può attribuire alla sua storia, alla sua indole e ai suoi valori; anche gli aspetti peggiori, come quelli che hanno preso il nome e il faccione simbolico di Fiorito, non nascono dalla sua storia. Erano modi di adeguarsi all’andazzo, tentativi di mostrare che erano uomini di mondo, sapevano stare al potere e in società, sanno come si usa, non sono mica fessi.

A volte si sono adeguati alla caricatura del berlusconismo, uniformandosi al suo lato peggiore. A volte hanno cercato di compiacere la sinistra, i poteri che contano, i media ostili. Senza peraltro riuscirci. Hanno avuto paura di spingersi troppo, di osare. Temevano di perdere il posto, ma l’hanno perso lo stesso, perdipiù senza gloria e senza la gratitudine dei loro elettori di sempre.

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Giustizia italiana

16 aprile 2013

Il 16 aprile 1973, quaranta anni fa esatti, due ragazzi, Virgilio Mattei di 22 anni e il fratello Stefano di 8 anni, morivano in un attentato incendiario: il cosiddetto Rogo di Primavalle. La colpa della famiglia Mattei era quella di essere di tendenze missine, essendo il capofamiglia Mario segretario di una sezione romana del Msi e Virgilio militante dello stesso partito.

Virgilio forse avrebbe potuto anche salvarsi. Ma scelse di restare accanto al fratellino e pagò con la vita il suo gesto.

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Fli

17 febbraio 2011

Il neo-partito di Gianfranco Fini, Futuro e libertà per l’Italia, non se la passa per niente bene. Doveva essere la nuova forza democratica italiana, pronta a spazzare via Berlusconi. E invece sta già perdendo i pezzi fra chi fa dell’anti-berlusconismo il suo cavallo di battaglia, chi vuole essere più autonomo da Berlusconi ma rimanere comunque a destra e chi invece strizza l’occhio a Rutelli e Casini e magari anche un po’ più in là.

Insomma, un Fiuggi-Fiuggi….

Senti chi parla

17 dicembre 2010

Alemanno condanna le violenze degli studenti a Roma e si rammarica per la scarcerazione dei giovani fermati. Però quando era lui ad agitare le piazze…

Un articolo di Donato De Sena per Giornalettismo

Un giovane Alemanno in posa

Il sindaco di Roma non è contento per la scarcerazione di 22 dei 23 manifestanti arrestati due giorni fa per gli scontri con le Forze dell’ordine e la devastazione di negozi e vetrine. “Sono costretto – ha commentato Gianni Alemanno – a protestare a nome della citta’ di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del Tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso”.

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Contra Venetianes

28 settembre 2010

VENEZIANI, I MARTIRI DELL’IDEA E QUELLI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI

Sul sito Destra di popolo (diretto da Riccardo Fucile), una risposta “per le rime” a Marcello Veneziani, e al suo articolo contro Gianfranco Fini pubblicato sul Giornale qualche giorno fa e postato anche da me.

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MARCELLO, PERCHE’ NON RICORDIAMO  I TEMPI DEL “NON E’ MAI STATO ISCRITTO AL PARTITO” O DI  QUANDO I NOTABILI SI CONTENDEVANO LE BARE DEI RAGAZZI DI DESTRA?….REMUNERATI DALLE “CASE” EDITRICI DI SILVIO, ORA ACCUSANO FINI DI AVER SVENDUTO “I SACRIFICI DEI NOSTRI GIOVANI MARTIRI”

Abbiamo letto dalle colonne de “il Giornale” il pezzo di Marcello Veneziani, una delletante speranze della giovane cultura di destra degli anni ‘80, passato dal denunciare “il male americano” alla fase senile del compiacimento nel  potersi sedersi alla corte di un sovrano che notoriamente ama la cultura a stella e strisce più di ogni altra cosa (veline a parte).

Nessuno vieta di cambiare idea nella vita, come di farsi nominare, a suo tempo, in quota An nel non certo gratuito posto di consigliere di amministrazione della Rai.
Sono scelte personali.

Ma proprio per la stima che avevo (e che non ho più) per Marcello, avrei preferito che il suo passaggio tra i berluscones avvenisse senza che dovesse trovare ad ogni costo una giustificazione che non fosse l’italico “tengo famiglia”. (more…)

Gianfranco, Marcello, Marco, Pietrangelo. Storie di giovani missini

26 settembre 2010

Marcello Veneziani per Il Giornale

Io so chi c’è dietro le carte che accusano Fini. So chi le ispira, conosco bene il mandante. Non c’entra affatto con Palazzo Chigi, i servizi segreti, il governo di Santa Lucia. È un ragazzo di quindici anni che si iscrisse alla Giovane Italia. Sognava un’Italia migliore, amava la tradizione quanto la ribellione, detestava l’arroganza dei contestatori almeno quanto la viltà dei moderati, e si sedette dalla parte del torto, per gusto aspro di libertà. Portava in piazza la bandiera tricolore, si emozionava per storie antiche e comizi infiammati, pensava che solo i maledetti potessero dire la verità.

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