Francesco Battistini per il Corriere della sera
(Ha collaborato Ariela Piattelli)
Schedati 50 mila giocatori di 45 Paesi. «Aiutiamo le società a proteggere i loro investimenti»
TEL AVIV – È bravo, ma è matto. È matto, ma è bravo. Da quando esistono il calcio e il calciomercato, i calciatori viziati e viziosi, il dilemma dei presidenti è sempre quello: come pagare il genio senza farsi ripagare in sregolatezza? È possibile schivare i campioni che, posteggiata la Ferrari, ci danno dentro col Ferrari? O quelli che, più che l’avversario, preferiscono saltare in discoteca? I mezzi per tutelarsi sono antichi: gli osservatori coi loro rapporti, il veterano dello spogliatoio con le sue soffiate… Ci sono pure i pedinamenti e le intercettazioni, come imparò Bobo Vieri. E alla fine ci sono le spie israeliane: una società di sicurezza e consulenza, nome Im-Scouting, che da un paio d’anni veglia giorno e notte, possibilmente più la notte, sulla vita pubblica e soprattutto privata di campioni in erba o sulla via dell’imbrocchimento.