Posts Tagged ‘Ministero del lavoro’

Non è un paese per bamboccioni

12 settembre 2010

 

Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi

Su Panorama di questa settimana (n. 38 – 16 settembre 2010) c’è un’intervista di Stefano Lorenzetto al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Già il titolo è tutto un programma:

BAMBOCCIONI, IL LAVORO C’E’: BASTA ANDARLO A CERCARE

Il ministro ci racconta come anche lui ha vissuto la brutta esperienza di perdere il lavoro e di trovarsi a spasso a 40 anni suonati. Ma lasciamo la parola a lui e al suo intervistatore.

“Avevo 43 anni, non ero né giovane né vecchio. Mi candidarono alla Camera per la sesta volta ma non venni rieletto. Fu uno shock”. Da buon veneto, ne uscì con l’unico rimedio conosciuto dalle sue parti: la fatica. “Decisi di investire su me stesso. Mi misi a studiare l’inglese in modo parossistico. Vedevo solo film in lingua originale, leggevo unicamente giornali britannici e statunitensi. A Londra mi ritrovai scolaretto in una scuola frequentata da ragazzi. Ma alla fine la spuntai”. Dopo un anno entrò alle Nazioni Unite. E il posto di direttore dell’ufficio di Roma dell’Organizzazione internazionale del lavoro, la più antica agenzia dell’Onu, nata con la Società delle nazioni nel 1919, fu suo.

Bene. Siete pronti? Allora iniziamo a fare un elenco delle vaccate dette da quest’uomo.

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Bianchi Vending

30 agosto 2010

Oggi c’è stato un nuovo incontro al Ministero dello sviluppo fra la dirigenza della Bianchi Vending, i rappresentanti sindacali e vari altri personaggi (uomini del Ministero, Confindustria…). Pare ci siano buone notizie per i lavoratori.

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Aggiornamenti Bianchi

3 agosto 2010

Domenica 1 agosto il manifesto ha pubblicato un mio articolo sulla vicenda della Bianchi Vending. Per il pezzo ho anche parlato col presidente esecutivo dell’azienda Giuseppe Viola, che in realtà non mi è sembrato per niente ottimista per il futuro dei lavoratori.

L’incontro al Ministero che sarebbe dovuto avvenire oggi è stato spostato a giovedì 5. Intanto è stata proposta la mobilità per 78 degli 82 dipendenti pescaresi. Ma gli operai vogliono tornare a lavorare. E non è una richiesta così assurda.