La verità che emerge da una realtà appiattita è una mezza verità. E le mezze verità sono peggiori delle menzogne.
Massimo Fini intervistato da Linkiesta
La verità che emerge da una realtà appiattita è una mezza verità. E le mezze verità sono peggiori delle menzogne.
Massimo Fini intervistato da Linkiesta
I droni americani e il terrorismo fai-da-te
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano del 1° giugno 2013
Quando il 25 maggio un soldato francese in normale servizio di pattuglia è stato accoltellato al collo da un uomo, poi arrestato, di cui è stato fornito solo il nome, Alexander, ma non la nazionalità nè le origini, François Hollande si è affrettato a dichiarare che l’episodio non aveva alcun collegamento con quello avvenuto pochi giorni prima a Woolwich, sobborgo di Londra, dove un militare britannico, Lee Rigby, reduce dall’Afghanistan, era stato ucciso e decapitato da due cittadini inglesi di origine nigeriana. Fra i due episodi si è inserito l’accoltellamento di un altro uomo (non si sa se civile o militare) ancora a Woolwich. Casuale anche questo? Difficile pensarlo visto che l’aggressione è avvenuta praticamente in contemporanea con la cerimonia che era stata organizzata per ricordare Rigby proprio sul posto dove era stato barbaramente trucidato.
Dietro questi fatti non c’è l’inesistente Al Quaeda o una qualche organizzazione terroristica. Si tratta di azioni di singoli, ma proprio per questo ancora più inquietanti. Perchè hanno un terreno comune. (more…)
Solo in Italia si può scambiare Obama per un uomo di sinistra. Così come solo in Europa si può credere che i Democratici siano meno guerrafondai dei Repubblicani.
Fu il democraticissimo Kennedy a iniziare la guerra del Vietnam e il repubblicano Nixon (il miglior presidente che gli Usa abbiano avuto nel dopoguerra) a chiuderla. Fu sempre Kennedy a combinare il pasticcio della Baia dei porci e il democratico Carter quello del blitz in Iran. È stato il democratico Clinton a scatenare la più assurda delle ultime guerre occidentali, quella contro la Serbia, europea e cristiana. In quanto al Nobel per la Pace, Barack Obama ha mandato altri 30 mila soldati in Afghanistan e, rispetto a Bush, ha aumentato del 13% le spese militari.
Ma il problema non sono gli americani e chi li comanda. Siamo noi europei.
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano (leggi l’articolo completo)
Dal blog di Beppe Grillo: Massimo Fini parla della guerra in Libia e del presunto scontro di civiltà. Perché hanno ucciso Gheddafi? Perché hanno attaccato la Libia? Esiste un pericolo islamico?
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano del 22 ottobre 2011
Alessandro Magno catturò un pirata che infestava i mari. E civilmente, come usava in quei tempi barbari che non conoscevano ancora la “cultura superiore” né gli odierni “eroi della libertà” che si fan liberare dalle armi straniere e poi si dedicano al linciaggio sotto gli occhi compiaciuti del mondo intero o alla caccia sistematica al nero, gli concesse l’ultima parola prima di impiccarlo. Il pirata disse: “Vedi Alessandro, noi due facciamo le stesse cose. Solo che io le faccio con trecento uomini e tu con trecentomila. Per questo io sono un pirata e tu un grande Re“.
La Voce del Ribelle, il mensile di cui Massimo Fini è direttore politico, rischia di chiudere.
Voglio sensibilizzare tutti quelli che passano da questo blog a valutare di fare un abbonamento. Il Ribelle è un giornale indipendente, senza partiti politici o grandi editori alle spalle, che dice cose scomode e dà notizie che gli altri non danno. Un giornale fatto bene e che merita di sopravvivere.
“E ho proprio l’impressione che, oltre che alla mafia, dovremo fare presto la lotta anche alla Tv”.
Massimo Fini, Il Conformista, su L’Europeo, 11 ottobre 1991
Gianluca Freda sul suo blog, con un post dal titolo “Come vi hanno fregato anche questa volta“, segnala questo video presentandolo con le seguenti parole:
Questo video è dedicato a tutti coloro che si sono fatti fregare per la miliardesima volta dalle menzogne dell’informazione durante la preparazione dell’aggressione alla Libia. Il giornalista RAI Amedeo Ricucci spiega in che modo i giornalisti hanno mentito di nuovo all’opinione pubblica, spingendola ad appoggiare e perfino invocare una guerra che produrrà sul serio (e sta già producendo) le migliaia di morti che la “rivolta” non aveva provocato e che il governo libico, spegnendo rapidamente la ribellione, avrebbe invece potuto evitare. Le loro menzogne (e la credulità criminale di chi se le è bevute) stanno per portare ancora alla balcanizzazione e alla devastazione di un paese sovrano, il più ricco e sviluppato dell’Africa, con grave danno – come si è già detto nei giorni scorsi – degli stessi nostri interessi nazionali.
Consiglio la visione del video a tutti. Ma proprio a tutti.
E così stiamo per imbarcarci in una nuova guerra. Se ne sentiva la mancanza. E’ da un po’ infatti che non ne facevamo di guerre inutili (non considerando quella perenne, cronica, pacifinta afghana).
Col sessantotto non c’è nessun parallelo. I “sessantottini” erano figli annoiati della borghesia che cavalcavano, grottescamente, un’ideologia morente, il marxismo leninismo, e in piazza non ci andavano con le uova ma con le spranghe. Questi son giovani non ideologizzati che lottano per il loro futuro e le loro legittime aspettative di carriera. Quelli, figli della borghesia, invece scendendo in piazza la carriera se la preparavano. Tanto è vero che sono diventati tutti, come minimo, direttori del “Corriere della Sera”.
Massimo Fini – La rivolta dei nuovi sudditi