Posts Tagged ‘Libia’
16 febbraio 2015
“Se si minaccia, se si cerca di destabilizzare, si arriverà alla confusione, a Bin Laden, a gruppuscoli armati. Migliaia di persone invaderanno l’Europa dalla Libia. Bin Laden verrà ad installarsi nel Nord Africa e lascerà il mullah Omar in Afghanistan e in Pakistan. Avrete Bin Laden alle porte”.
“[…] In Tunisia e in Egitto c’è il vuoto politico. Gli estremisti islamici già possono passare di lì. Ci sarà una jihad di fronte a voi, nel Mediterraneo. La Sesta Flotta americana sarà attaccata, si compiranno atti di pirateria qui, a 50 chilometri dalle vostre frontiere. Si tornerà ai tempi di Barbarossa, dei pirati, degli Ottomani che imponevano riscatti sulle navi. Sarà una crisi mondiale, una catastrofe che dal Pakistan si estenderà fino al Nord Africa”.
Mu’ammar Gheddafi – 7 marzo 2011
Fonte: Corriere della Sera
Tag:Cirenaica, estremismo islamico, francia, Gheddafi, Libia, terrorismo, Usa
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11 marzo 2014
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano dell’8 marzo 2014
Il segretario di Stato americano John Kerry ha affermato: “I russi invadono un altro Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte” e ha lamentato, come gli alleati europei, “la violazione del territorio di uno Stato sovrano“. Ebbene che cos’è stato nel 1999, quando l’11 settembre era ancora di là da venire, il bombardamento per 72 giorni di una grande capitale europea, Belgrado, se non la violazione dell’integrità di uno Stato sovrano, la Serbia, che aveva i suoi problemi interni come oggi ha l’Ucraina, con la differenza che in quell’occasione ci furono 5.500 morti? Che cos’è l’invasione dell’Afghanistan (2001) e la sua occupazione mantenuta prevalentemente con l’uso dell’aviazione e con gli aerei-robot, i Dardo senza pilota ed equipaggio, ma armati di missili, in una guerra che dura da 13 anni ed è la più lunga dai tempi di quella dei Trent’anni (più di 100 mila morti civili)?
Che cos’è l’aggressione all’Iraq nel 2003 se non l’invasione “di un Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte”, nel caso le “armi di distruzione di massa” che Saddam non aveva più perché, dopo che Stati Uniti, Francia e Urss, gliele avevano fornite, il rais di Baghdad le aveva usate sui curdi e i soldati iraniani (160 mila morti nella guerra all’Iraq)? Che cos’è l’aggressione alla Somalia (2006/2007), via Etiopia (Paese di specchiata rispettabilità democratica), perché le Corti Islamiche avevano avuto il torto di sconfiggere “i signori della guerra ” locali e di aver riportato un po’ di ordine e di unità in quel Paese? Che cos’è l’aggressione alla Libia (2011) per togliere di mezzo un dittatore , che qualche seguito nel suo popolo ce l’aveva, e mettere al suo posto non si sa bene chi?
A Paolo Guzzanti suona “terribile il cingolo dei carri armati”. A me il rombo dei bombardieri.
Tag:Afghanistan, Belgrado, Iraq, John Kerry, Libia, Putin, Saddam Hussein, Serbia, Somalia, Ucraina
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4 marzo 2014
“Da quando il governo degli Stati Uniti sottoscrive e difende sinceramente il concetto di sovranità e integrità territoriali? Certamente non lo stanno facendo in Siria. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Libia. E nemmeno quando hanno invaso l’Iraq. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Serbia a favore del Kosovo, riconoscendo poi l’unilaterale dichiarazione di indipendenza del Kosovo stesso. Il governo degli Stati Uniti rispetta sovranità e integrità territoriali solo da un punto di vista meramente formale, poi però sceglie attentamente a chi accordarle”.
Marcus Papadopoulos – commentatore politico intervistato da Russia Times
Tag:Afghanistan, Crimea, integrità territoriale, invasione, Iraq, John Kerry, Kiev, Kosovo, Libia, Obama, Putin, Russia, Serbia, Siria, sovranità territoriale, Stati Uniti, Ucraina
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13 settembre 2012
Ma Libia non era stata liberata dal terribile dittatore Gheddafi e adesso che aveva smesso di essere uno Stato canaglia non era diventata finalmente bella e democratica?
A quanto pare i “liberati” libici si sono rivoltati contro gli stessi “liberatori”. E ieri 12 settembre hanno attaccato l’ambasciata americana di Bengasi arrivando a uccidere persino l’ambasciatore Christopher Stevens e altre tre persone.
La prima versione ufficiale narrava di una protesta di massa scatenata da un film diretto da un regista israelo-americano, Sam Bacile, intitolato “L’innocenza dei musulmani”. Un’accozzaglia di immagini mal assemblate di propaganda anti islamica che insulta Maometto e gli islamici. “L’islam è un cancro”, ha detto al Wall Street Journal. “Il mio è un film politico, non religioso”, aggiunge dopo contraddicendosi.
Comunque, pare non sia andata proprio come ce la raccontano.
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Tag:attacco, Bengasi, Christopher Stevens, cosa succede in Libia, film, Guido De Sanctis, L'innocenza dei musulmani, Libia, proteste, Sam Bacile, Stati Uniti, Usa
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22 marzo 2012

Perché ce l’hanno tutti con Putin? Perché la Russia dà fastidio a molti? Perché tutto questo strillare intorno alla “poca democrazia” russa?
Ho provato a rispondere a queste non facili domande in un articolo che ho scritto per EaST Journal.
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Vladimir Putin ha vinto le elezioni presidenziali russe del 4 marzo 2012. Anzi, le ha stravinte, con il 63,64% dei voti, tornando per la terza volta al Cremlino, questa volta per sei anni, dopo i due precedenti mandati di quattro anni del 2000 e del 2004. Subito, come cani di Pavlov, gli Stati Uniti e i suoi accoliti hanno gridato ai brogli elettorali e alla repressione che il governo russo attuerebbe sulle opposizioni e sulla mancanza di un vero sistema democratico.
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Tag:Cremlino, elezioni, Iran, Libia, Medvedev, rivoluzioni colorate, Russia, Siria, Usa, Vladimir Putin
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12 marzo 2012
Un illuminante articolo di Marinella Correggia che spiega molto bene come si fa informazione (sbagliata) sulle vicende siriane.
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di Marinella Correggia
Come è successo per la Libia pochi mesi prima, in Siria media occidentali e arabi ma anche organismi onusiani e Ong diffondono come oro colato i dati e i video preparati dai soli oppositori,, a servizio di una narrazione a senso unico: “un intero popolo di vittime civili e disarmate dell’efferata repressione del regime”. Il 28 febbraio titola la Reuters (http://www.reuters.com/article/2012/02/28/syria-idUSL5E8DRAQZ20120228): “Le forze di sicurezza siriane hanno ucciso oltre .7500 civili dall’inizio della rivolta, dichiara un funzionario Onu”. In realtà, Lynn Pascoe, sottosegretaria onusiana agli affari politici, non ha specificato chi abbia ucciso chi. E lascia anche indeterminata la fonte, i soliti ‘rapporti credibili’. Stilati però da oppositori e da media chiaramente schierati, come quelli che a Homs erano embedded con gli armati. Le contraddizioni nella narrazione sono molte e si notano perfino senza essere stati in loco.
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Tag:Bashar al Assad, Cosa succede in Siria, guerra, Homs, Libia, Marinella Correggia, ribelli, rivoluzione
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20 ottobre 2011
Gheddafi è stato ucciso. Già la parola “giustiziato” credo non sia corretta, perché implica il concetto di “giustizia”, che in casi come questo è molto, molto sfuggente.
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Tag:Berlusconi, Borghezio, Gheddafi, Libia, Nato, Onu, primavera araba, rivoluzione, Sic transit gloria mundi
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4 ottobre 2011
Questo è un esempio di come la gente che è al potere considera i giornalisti, ovvero cagnolini che devono stare al guinzaglio e non disturbare troppo, e di cosa succede in Italia quando un giornalista con la schiena dritta fa semplicemente il suo mestiere.
La farò breve.
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Tag:aereo, Franco Frattini, giornalismo, giornalisti, Italia, La Stampa, Libia, Mimmo Candito, Tripoli
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