Di Kaspar Hauser per l‘Irregolare
Va bene, ha dato dell’orango a un ministro della Repubblica. E cosa aspettarsi dall’odontotecnico di Bergamo? Quello che è indagato nell’ambito dell’affaire Antonveneta; quello che confondendo libertà d’espressione a crassa provocazione ha mostrato la famigerata maglietta con le vignette sul profeta Maometto; quello che fa leggi imbarazzanti e insufficienti che poi ribattezza “porcate“; quello che attualmente è vicepresidente del Senato. No, dico, cosa aspettarsi? E’ un poveretto, è evidente, non è nemmeno colpa sua. No no. La colpa è di chi lo ha eletto. Ma non è nemmeno vero. Nessuno lo ha eletto. Qualche disgraziato ha votato quel suo partito da osteria, quella Lega Nord che i raffinati sociologi della carta stampata hanno definito come “espressione del malessere del Nord” (sono del Nord, non mi sento niente bene, ma giuro che non parlo coi rutti) ma è che è poco più di un’accozzaglia di parvenu senza cultura e intelligenza. Un po’ di meschinità e furbizia bastano e avanzano per fare carriera politica in questo paese.
Il problema non è Calderoli, e le sue dimissioni non cambieranno alcunché. E’ la classe dirigente il problema, questa oligarchia rinchiusa e rabbiosa, che scimmiotta la democrazia. Il presidente della Repubblica, che è noto per l’acutezza di analisi (in Ungheria gli vogliono ancora bene), si è detto indignato per “l’imbarbarimento della vita civile”. Ehm, Napo ‘scolta, quella non è vita civile. Noi altri, qui sotto, mica siamo così ebeti. Abbiamo ancora una certa educazione. Lavoriamo (a volte è un’impresa) e paghiamo le vostre assurde tasse. Aspettiamo che saldiate i vostri debiti con le aziende, così che le aziende possano pagare stipendi e magari assumere qualcuno. Ci barcameniamo per la vostra ipertrofica e burocratica ignoranza del mondo.
Quella che si è imbarbarita è la vita politica: tra “vaffa” istituzionali, oranghi e altri animali, mignottame vario, il tutto condito da una incapacità senza precedenti.
Quel che voglio dire è che l’orango è un problema non tanto per l’insulto idiota del vicepreseidente del Senato, ma perché la politica è diventata scimmia della realtà. E i politici sono diventati scimmie della gente. Non c’è da stupirsi quindi che questa sia una repubblica delle banane.