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Memoria

19 novembre 2015

di Pietrangelo Buttafuoco per Il Foglio del 17 novembre

E’ terribile. Dimentichiamo tutto. Oggi piangiamo i morti delle stragi di Parigi e abbiamo già cancellato i morti di Beirut – quattro giorni fa, cinque? – non ne abbiamo più memoria. Non sappiamo più di 224 anime – due settimane fa, tre? – consegnate allo strazio di un aereo russo in volo sui cieli del Sinai. Erano russi e della Russia che pure combatte contro i terroristi dell’Isis in Siria ci ricordiamo solo l’affaire del doping. A proposito di Russia: 23 ottobre 2002, 850 ostaggi al teatro Dubrovka, a Mosca. Primo settembre 2004. La mattanza si completa il 3. Vengono trucidate 333 persone, 186 di loro, sono bambini. A Beslan. Allora era Al Qaida. Oggi è l’Isis. Dimentichiamo tutto.

Fonte: Il Foglio

La Russia in Siria (e le prediche americane)

3 ottobre 2015

La Russia di Putin si è messa d’accordo con il governo siriano di Assad per intervenire in prima persona per combattere l’Isis e ribelli che ormai da anni stanno destabilizzando l’area e sgozzando gli infedeli.

Gli Stati Uniti, con alla testa il presidente Obama, stanno protestando perché:

1- Sarebbero forse stati colpiti dei civili;

2- Invece di attaccare l’Isis, i caccia di Putin starebbero bombardando i ribelli “moderati” (ovvero quelli di Al-Nusra e Al Qaeda).

Cioè, ma davvero? Davvero gli Usa si permettono di fare la predica a Putin per qualche (purtroppo inevitabile) morto civile? Cioè, gli Usa???

Quegli stessi Stati Uniti che hanno invaso l’Iraq con le prove inventate delle armi di distruzione di massa, provocando centinaia di migliaia di morti civili?

Quegli stessi Stati Uniti che con la scusa di abbattere il regime di Gheddafi hanno invaso la Libia scatenando, in uno territorio fino a quel momento pacifico, una sanguinosa guerra civile e tribale?

Quegli stessi Stati Uniti che fino a un paio di anni fa ci dicevano che Al Qaeda era responsabile dell’attentato alle Torri Gemelle e andavano a caccia dei suoi leader in ogni parte del globo?

Quegli stessi Stati Uniti che proprio ieri sera hanno bombardato “per errore” un ospedale in Afganistan uccidendo decine di persone (al momento si parla di 9 morti e una trentina di dispersi)?

Obama, ma sei serio?

Se non fosse che c’è una marea di persone che crede a tutto quello che dicono al di là dell’Oceano, ci sarebbe da farsi un bel po’ di risate.

Gli americani in Siria contro l’Isis

24 settembre 2014

Solo un veloce commento sui bombardamenti statunitensi contro le postazioni dell’Isis (il fantomatico Stato Islamico) in Siria.

Un commento veloce, dicevo. Infatti stamane ragionavo su una cosa, sul fatto che i recentissimi sviluppi della politica estera americana in Medio Oriente confermano e sottolineano tutta l’idiozia che pervade l’amministrazione Usa (qualunque sia il suo colore).

Obama adesso si trova ad essere alleato di coloro che fino a un anno fa erano i nemici assoluti, ovvero Bashar al Assad e l’Iran degli Ayatollah. Magari non un alleato ufficiale, ovviamente per una questione di immagine, ma certamente un alleato di fatto. Per dire: i bombardamenti in Siria sono stati possibili solo grazie al consenso del governo siriano.

In pratica gli Stati Uniti un anno fa armavano i ribelli in Siria e volevano bombardare Assad. Oggi combattono al fianco di Assad contro coloro che avevano armato fino a pochi mesi fa.

Questo denota idiozia e stupidità. O meglio, indica che la politica estera americana non si basa su analisi strategiche e geopolitiche a lungo termine, ma segue semplicemente le “spinte” delle lobby del momento. Manca totalmente un “progetto”, una visione. E questo, tornando a dove avevo cominciato, denota idiozia e stupidità.

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UPDATE: Come fa giustamente notare Marcello Foa sul suo blog, gli americani sono soliti a questo tipo di politica:

Fu la Cia ad armare i mujaheddin e Bin Laden contro i sovietici; poi Bin Laden è diventato il nemico numero uno degli Stati Uniti. Fu Washington a sostenere Saddam contro l’Iran, poi Saddam è diventato il nuovo Hitler.
[…]
Le ultime guerre americane non hanno mai risolto il problema, semmai lo hanno peggiorato. A cosa sono servite davvero? E quale sarà l’effetto finale di quella appena iniziata contro l’Isis?

I bambini degli altri: un po’ meno “bambini” dei nostri

23 agosto 2014

“Noi oggi ci scandalizziamo per la ferocia dei guerriglieri dell’Isis (che chiamiamo ‘terroristi’ perché tutti coloro che ci combattono sono, ai nostri occhi, terroristi, solo noi non lo siamo) che mozzano le teste ai nemici e uccidono anche i bambini (che li seppelliscano vivi mi sembra una leggenda propagandistica tipo quella d’antan che voleva che i comunisti mangiassero i bambini). Ma nella prima guerra del Golfo, nel 1990, i bombardamenti americani hanno ucciso 160 mila civili, fra cui 39.812 donne e 32.195 bambini (dati al di sopra di ogni sospetto: del Pentagono) che non sono meno bambini dei bambini curdi e sciiti o dei nostri bambini. Ma nessuno, in Occidente, si scandalizzò”.

Massimo FiniIl Fatto Quotidiano