Posts Tagged ‘Iraq’
23 agosto 2014
“Noi oggi ci scandalizziamo per la ferocia dei guerriglieri dell’Isis (che chiamiamo ‘terroristi’ perché tutti coloro che ci combattono sono, ai nostri occhi, terroristi, solo noi non lo siamo) che mozzano le teste ai nemici e uccidono anche i bambini (che li seppelliscano vivi mi sembra una leggenda propagandistica tipo quella d’antan che voleva che i comunisti mangiassero i bambini). Ma nella prima guerra del Golfo, nel 1990, i bombardamenti americani hanno ucciso 160 mila civili, fra cui 39.812 donne e 32.195 bambini (dati al di sopra di ogni sospetto: del Pentagono) che non sono meno bambini dei bambini curdi e sciiti o dei nostri bambini. Ma nessuno, in Occidente, si scandalizzò”.
Massimo Fini – Il Fatto Quotidiano
Tag:Afghanistan, bambini, bimbi, guerra, guerra del Golfo, Iraq, Isis, morti, Obama, Occidente, Saddam Hussein, terrorismo
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11 marzo 2014
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano dell’8 marzo 2014
Il segretario di Stato americano John Kerry ha affermato: “I russi invadono un altro Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte” e ha lamentato, come gli alleati europei, “la violazione del territorio di uno Stato sovrano“. Ebbene che cos’è stato nel 1999, quando l’11 settembre era ancora di là da venire, il bombardamento per 72 giorni di una grande capitale europea, Belgrado, se non la violazione dell’integrità di uno Stato sovrano, la Serbia, che aveva i suoi problemi interni come oggi ha l’Ucraina, con la differenza che in quell’occasione ci furono 5.500 morti? Che cos’è l’invasione dell’Afghanistan (2001) e la sua occupazione mantenuta prevalentemente con l’uso dell’aviazione e con gli aerei-robot, i Dardo senza pilota ed equipaggio, ma armati di missili, in una guerra che dura da 13 anni ed è la più lunga dai tempi di quella dei Trent’anni (più di 100 mila morti civili)?
Che cos’è l’aggressione all’Iraq nel 2003 se non l’invasione “di un Paese sulla base di pretesti fabbricati ad arte”, nel caso le “armi di distruzione di massa” che Saddam non aveva più perché, dopo che Stati Uniti, Francia e Urss, gliele avevano fornite, il rais di Baghdad le aveva usate sui curdi e i soldati iraniani (160 mila morti nella guerra all’Iraq)? Che cos’è l’aggressione alla Somalia (2006/2007), via Etiopia (Paese di specchiata rispettabilità democratica), perché le Corti Islamiche avevano avuto il torto di sconfiggere “i signori della guerra ” locali e di aver riportato un po’ di ordine e di unità in quel Paese? Che cos’è l’aggressione alla Libia (2011) per togliere di mezzo un dittatore , che qualche seguito nel suo popolo ce l’aveva, e mettere al suo posto non si sa bene chi?
A Paolo Guzzanti suona “terribile il cingolo dei carri armati”. A me il rombo dei bombardieri.
Tag:Afghanistan, Belgrado, Iraq, John Kerry, Libia, Putin, Saddam Hussein, Serbia, Somalia, Ucraina
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4 marzo 2014
“Da quando il governo degli Stati Uniti sottoscrive e difende sinceramente il concetto di sovranità e integrità territoriali? Certamente non lo stanno facendo in Siria. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Libia. E nemmeno quando hanno invaso l’Iraq. E sicuramente non lo hanno fatto neppure quando hanno attaccato la Serbia a favore del Kosovo, riconoscendo poi l’unilaterale dichiarazione di indipendenza del Kosovo stesso. Il governo degli Stati Uniti rispetta sovranità e integrità territoriali solo da un punto di vista meramente formale, poi però sceglie attentamente a chi accordarle”.
Marcus Papadopoulos – commentatore politico intervistato da Russia Times
Tag:Afghanistan, Crimea, integrità territoriale, invasione, Iraq, John Kerry, Kiev, Kosovo, Libia, Obama, Putin, Russia, Serbia, Siria, sovranità territoriale, Stati Uniti, Ucraina
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30 agosto 2013
di Valerio Pierantozzi per East Journal
“Mentre Washington medita se bombardare o meno Damasco a causa dell’uso di non identificati agenti tossici in Siria, alcuni documenti declassificati dalla Cia rivelano che 25 anni fa gli Stati Uniti hanno concesso a Saddam Hussein di usare senza pietà gas chimici letali nella guerra contro l’Iran”.
La rivelazione, ripresa da Russia Today, è stata fatta dall’importante rivista statunitense di geopolitica Foreign Policy.
Ma non solo contro l’Iran, afferma il magazine fondato da Samuel Huntington, Saddam usò le armi chimiche anche contro le popolazioni curde. Tutto questo, come detto, con la consapevolezza e il tacito benestare degli Usa, nonostante ufficialmente l’Iraq di Saddam fosse considerato anche all’epoca uno Stato canaglia. “Ma la politica dell’amministrazione Reagan durante gli anni ’80 era di accertarsi che l’Iraq avesse potuto vincere la guerra”.
Il coinvolgimento italiano
Ma non finisce qui, ecco che arriva il botto: (more…)
Tag:Armi chimiche, Cosa succede davvero in Siria, guerra civile, Iran, Iraq, Italia, John Kerry, Obama, Reagan, Saddam Hussein, Siria
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3 giugno 2013
I droni americani e il terrorismo fai-da-te
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano del 1° giugno 2013
Quando il 25 maggio un soldato francese in normale servizio di pattuglia è stato accoltellato al collo da un uomo, poi arrestato, di cui è stato fornito solo il nome, Alexander, ma non la nazionalità nè le origini, François Hollande si è affrettato a dichiarare che l’episodio non aveva alcun collegamento con quello avvenuto pochi giorni prima a Woolwich, sobborgo di Londra, dove un militare britannico, Lee Rigby, reduce dall’Afghanistan, era stato ucciso e decapitato da due cittadini inglesi di origine nigeriana. Fra i due episodi si è inserito l’accoltellamento di un altro uomo (non si sa se civile o militare) ancora a Woolwich. Casuale anche questo? Difficile pensarlo visto che l’aggressione è avvenuta praticamente in contemporanea con la cerimonia che era stata organizzata per ricordare Rigby proprio sul posto dove era stato barbaramente trucidato.
Dietro questi fatti non c’è l’inesistente Al Quaeda o una qualche organizzazione terroristica. Si tratta di azioni di singoli, ma proprio per questo ancora più inquietanti. Perchè hanno un terreno comune. (more…)
Tag:Afganistan, François Hollande, guerra, Il Fatto quotidiano, Iraq, islam, Lee Rigby, Massimo Fini, terrorismo, Woolwich
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10 dicembre 2012
di Robert Fisk – The Independent – 8 dicembre 2012
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Più grande la bugia, più la gente la crederà. Sappiamo tutti chi ha pronunciato questa frase – ma funziona ancora. Bashar al-Assad possiede armi chimiche. Egli può usarle contro il suo popolo . Se lo fa, l’Occidente non starà a guardare. Abbiamo già sentito tutte questa cose lo scorso anno – e il regime di Assad più volte ha ribadito che se – avesse armi chimiche, non le userebbe mai contro il suo popolo.
Ma ora Washington sta giocando ancora la solita stessa carta dappertutto. Bashar ha armi chimiche. Egli può usarle contro il suo popolo. E se lo fa …
Beh, se dovesse farlo, Obama, Madame Clinton e la Nato s’arrabbierebbero davvero tanto. Ma la scorsa settimana, tutti i soliti pseudo-esperti che non riescono neanche a trovare la Siria sulla cartina ci hanno avvertito ancora del gas mostarda, degli agenti chimici, degli agenti agenti biologici che la Siria potrebbe possedere e utilizzare.
E le fonti?
Dei fantasiosi specialisti che non ci hanno avvertito sull’11 settembre, ma hanno insistito sulle armi di distruzione di massa di Saddam nel 2003: “fonti anonime dei servizi segreti militari”. D’ora in poi a diventare un acronimo di UMIS.
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Tag:Armi chimiche, Bashar al Assad, Cosa succede davvero in Siria, Iran, Iraq, medio oriente, Russia, Siria, Stati Uniti, Usa
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27 giugno 2011
Tusio De Iulis, dell’associazione “Aiutiamoli a vivere”, racconta come si vive oggi nella capitale irachena. Fra bombe, guerre, mine e acqua inquinata. “Ci sono 44 gradi. E l’estate non è ancora arrivata”.
di Alessandro Biancardi per Prima da Noi
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ABRUZZO. Squilla il telefono. Il numero è lunghissimo… +964. Che prefisso è? Deve essere dall’altra parte del mondo…
Pronto? «Ciao sono Tusio»
Tusio, ciao, dove cavolo sei?
«Ti chiamo da Baghdad»
Accidenti, nessuno mai mi aveva chiamato da lì… ma non torni più?
«Mi hanno annullato il volo ed ora devo attendere il 28 giugno, ormai è finito pure il vino… mi dovrò accontentare di quello libanese… da voi fa caldo?»
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Tag:Alessandro Biancardi, guerra, Irak, Iraq, Prima da noi, Tusio De Iulis
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27 ottobre 2010
Come anche io avevo manifestato in tempi non sospetti, continuano i dubbi su Wikileaks, il suo lavoro e chi c’è dietro. Adesso è il turno del Foglio, con un articolo di Mattia Ferraresi:
Nelle rivelazioni pubblicate da Wikileaks manca soltanto il ritrovamento di armi nucleari nei covi di Saddam Hussein per fare il perfetto controscoop sulla guerra in Iraq.
Qui potete leggere l’articolo completo. Che ha un titolo significativo: “Mancano solo le armi nucleari per fare di Wikileaks un sito pro Bush”.
Eh già.
Tag:Bush, complotti, guerra, Il Foglio, Iraq, Julian Assange, Mattia Ferraresi, Saddam Hussein, segreti, Wikileaks
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21 ottobre 2010
Un grandissimo Sergio Romano fa un pò di chiarezza sulla nostra missione in Afghanistan e sulla solita solfa secondo cui “l’Italia ripudia la guerra”.
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Non è vero che l’Italia abbia ripudiato tutte le guerre. Con l’articolo 11 della sua Costituzione, l’Italia «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali ». Se lo volesse, il governo potrebbe replicare (more…)
Tag:Afghanistan, George Bush, guerra, Iraq, Italia, Nato, Obama, Patto Atlantico, Sergio Romano, Usa
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8 settembre 2010
Interessante articolo di Wayne Madsen.
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L’INTELLIGENCE ISRAELIANA SI È INFILTRATA TOTALMENTE NEL GOVERNO LIBANESE
DI WAYNE MADSEN
Abbiamo appreso dalle nostre fonti d’informazione nel Libano che laggiù il governo si è da poco reso conto di quanto l’infiltrazione dei servizi d’intelligence israeliani in tutti i gruppi politici del Paese abbia raggiunto livelli mai sospettati prima.
Soddisfatto per la penetrazione del mondo cristiano e druzo nel paese, il Mossad israeliano ad oggi si è introdotto nelle più alte cariche dei partiti sunnita e sciita. Il Libano ha recentemente accusato di spionaggio il generale, ormai in pensione, Fayez Karam, per aver rivelato informazioni segrete al Mossad. Karam è un membro di spicco del Movimento Patriottico Libero, fondato dal generale, anch’egli in pensione, Michel Aoun, alleato di Hezbollah.
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Tag:11 settembre, Al Qaeda, Al Qaida, Bachar Al Assad, Beirut, cia, Hassan Nasrallah, Hezbollah, Iran, Iraq, Israele, Libano, Michel Aoun, mossad, Nabih Berri, Rafic Hariri, Saad Hariri, Siria, Stati Uniti, Usa, Wayne Madsen
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