19 settembre – “Se possiamo vincere lo scudetto? Non lo so. Dobbiamo solo pensare di giocare al meglio, poi faremo i conti. Juve e Roma sono di un altro livello, poi ci sono sei/sette squadre, però noi siamo lì”. Alla fine, dietro Juve, Roma e le altre sette.
12 ottobre – “È un Milan da Europa, perché il Milan non può stare fuori dall’Europa”.
26 ottobre – “Non dimentichiamo che la Fiorentina ci batteva da tre anni, quindi penso che un passo avanti ci sia stato” (dopo Milan-Fiorentina 1-1).
14 novembre – “L’ultima volta che il presidente è stato a Milanello ha detto che mi vorrebbe allenatore per i prossimi vent’anni. Sono sicuro che torneremo a vincere scudetti”.
6 dicembre – “In questo momento essere più forti del Milan non è facile”. È la vigilia di Genoa-Milan, 1-0.
5 gennaio – “Tutti sapete che andavo dal presidente per chiedere Cerci: ha caratteristiche uniche, lo vedo motivato e con gran voglia di rivalsa”. Presenze 16, partite da titolare 7, media minuti giocati 42.
14 febbraio – “Mancano 16 partite. Possiamo vincerle tutte e 16”. Stecca subito con l’Empoli, poi ne vince 6 su 16.
28 febbraio – “Sono tutte partite difficili, è giusto ammetterlo. Il bicchiere è mezzo pieno: è il terzo risultato utile consecutivo, senza peraltro prendere gol da due gare. Non dimentichiamo che il Chievo è una squadra difficile da affrontare, venire qui e dominare è difficile per tutti”. (dopo Chievo-Milan 0-0)
11 aprile – “Mihajlovic prossimo allenatore del Milan? Sono chiacchiere da bar e mi fanno ridere”.
25 aprile – “Dispiace, venivamo da 9 partite giocate bene…” (Dopo Udinese-Milan 2-1). Poi si corregge: “Nove partite in cui si era visto qualcosa di buono”