Posts Tagged ‘Il Foglio’

La (ridicola) mafietta di carta

15 dicembre 2014

[…] Anche in questo caso la storia è assai misera. E non ha nulla della grandiosità tragica delle mafie. Le storie dei giornalisti italiani sono storie di Inpgi e Casagit, di pensioni che stanno per maturare, di piccoli privilegi di persone stanche e ciniche, che in gioventù hanno sognato il mestiere più gratificante del mondo e oggi attendono il prossimo invito al talk tv. Incrociate e riconosciute per strada, ma sempre più disintermediate, come si dice ora.

Di qui chiusure, frustrazioni, disperate difese di posizioni. E si fottano i giovani che sono dietro. Che magari sono pure bravi, ma non sanno e non possono aprire la guerra della rottamazione nelle redazioni che sono dei soviet, con direttori che restano imbalsamati per decenni, tra copie che crollano e colophon che crescono a dismisura per tenere a bada gli impazienti. Niente mafia, insomma, anche in questo caso. Il capitolo finale della storia dei giornali italiani è solo una piccola vicenda di privilegi, bollini e umanissime miserie.

Claudio Velardi per Il Foglio

Vincino sul Foglio

1 novembre 2013

vincino

L’Italia che fa Kaka

18 settembre 2013

La Costa Concordia non è analogia dell’Italia che si arena e poi prova a tirarsi su, no. La Costa Concordia è come Kaká, tutti e due ci mettono dalle dodici alle diciotto ore per girarsi.

di Jack O’Malley per Il Foglio

Lo scisma da se stesso

26 marzo 2013

Nuovo colpo di teatro di Magdi Cristiano Allam, che caduto (fortunatamente) nel dimenticatoio, torna a far parlare di sé dichiarando di abbandonare la Chiesa cattolica che l’ha profondamente deluso.

Come dice Annalena Benini sul Foglio:

“Il disamore di Magdi Allam sembra nascere dal fatto che non è riuscito a convertire la chiesa cattolica al magdicattolicesimo, a farla a sua immagine, a regalarle le sue battaglie e a diventarne il portavoce unico, come fosse un movimento politico, come fosse “Io amo l’Italia”, da lui creato nel 2009, “che si fonda sul primato dei valori non negoziabili”. Magdi Allam, preda forse di un soprassalto di narcisismo un po’ megalomane, di un senso profetico dell’esistenza, ritiene che questo nuovo Papa non gli si adatti, è indignato perché crede che Benedetto XVI sia stato gettato in fretta nel dimenticatoio della storia, e pensa che la chiesa sia diventata troppo buonista e relativista, nonostante l’Allam-mano tesa, l’Allam-schiena dritta, le Allam-invettive”.

Regimi

17 febbraio 2013

“E’ ora che all’estero si sappia che in Italia c’è un regime e non c’è democrazia. Il regime è formato da quelli che si lamentano dicendo “c’è il regime”. Infatti in quale regime al mondo i dissidenti erano poveri prima del regime e durante sono diventati miliardari?”

Maurizio Milani per Il Foglio (scherzando….. più o meno)

La Siria “liberata”

31 gennaio 2013

Un giudice della Siria liberata ci spiega come somministra le frustate
di Susan Dabbous per Il Foglio

Prima di diventare giudice della Corte islamica di Darkush, Sheikh Bilal insegnava Religione in un istituto tecnico. Ora rappresenta la legge in questo villaggio siriano di meno di diecimila abitanti a ridosso del confine turco nella regione di Idlib.

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Servizi (giornalistici) non deviati

14 settembre 2012

Ricordo che lo dissi subito, appena sentita la notizia: “C’è puzza di Servizi”.

Parlo della strage avvenuta in Francia, dove un ingegnere aerospaziale inglese di origini irachene, Saad al-Hilli, è stato ucciso insieme a sua moglie e alla madre di lei. Morto anche, perché passava di lì per caso, un ciclista francese di 45 anni, Sylvain Mollier, ingegnere nucleare.

Insomma, ci sono tutti gli elementi per pensare a qualcosa di grosso: le esecuzioni fatte in perfetto stile, l’identità dei personaggi in ballo, il mistero sul movente.

Ecco come ricostruisce la vicenda Daniele Raineri per Il Foglio.

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“Vedi quell’edicola in fondo alla strada?”, faceva dire Umberto Eco a uno dei personaggi ne “Il pendolo di Foucault”. Nel libro saltava fuori che il rapporto tra l’altezza e la base e le altre misure di quell’edicola qualsiasi erano tutti numeri dal significato misterioso, e rimandavano a nozioni esoteriche come la distanza tra gli astri o le proporzioni delle piramidi egizie. Insomma: è possibile costruire una teoria del mistero su tutto. Vale per un’edicola qualsiasi, figurarsi se non vale anche per il massacro a colpi di pistola di una famiglia irachena con passaporto britannico in una piazzola tra i boschi delle Alpi.

Mettiamo assieme i fatti misteriosi. (more…)

Cassano, i giornalisti e i froci

14 giugno 2012

Articolo molto condivisibile di Piero Vietti scritto per Il Foglio. Mai fidarsi dei giornalisti…

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Oggi Cassano ha detto una cosa che non andava detta, oltretutto in modi che era meglio evitare. Riporto dalle agenzie:

“Ci sono froci in nazionale? Se penso quello che dico [sic, ndr] sai che cosa viene fuori…, sono froci, problemi loro, mi auguro che non ci siano veramente in nazionale, se lo ha detto Cecchi Paone che vuol dire che ci sono…?”. Antonio Cassano, attaccante dell’Italia, risponde cosi’, nella conferenza dal ritiro della nazionale a Cracovia, alle dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone, secondo il quale nella nazionale italiana ci sono due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual.

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La fine di Fini

14 Maggio 2012

di Pietrangelo Buttafuoco per Il Foglio

L’ultima volta che ho incrociato lo sguardo di Gianfranco Fini è stato a un semaforo. Io aspettavo l’autobus e lui era nella sua auto blu, sulla corsia interna di via Gregorio VII, a Roma. Ci siamo guardati un istante. Giusto il tempo di riconoscerci reciprocamente (così, almeno, spero, perché forse l’ho riconosciuto solo io, non riconoscendo nulla di ciò che era stato lui).

Era stato, lui, quanto di peggio la destra potesse essere in un’Italia attardata negli anni 70 del secolo scorso.

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Il conflitto di interessi (di Repubblica)

4 aprile 2012

Da Il Foglio:

Repubblica da qualche giorno martella incessantemente sulla prossima riforma (leggi: riduzione) degli incentivi all’energia verde. Non per spiegare ai cittadini quanto gli incentivi gravino sulle loro bollette, ma per titolare ieri a tutta pagina: “Con sole e vento risparmi di 37 miliardi in 20 anni”. Oppure per sostenere due giorni fa – in un commento di Giovanni Valentini – che bisogna essere “tedeschi sulle energie rinnovabili”, ovvero non diminuire i fondi pubblici a disposizione delle industrie del settore, o infine per intervistare il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e metterlo in contrapposizione al ministro dello Svilppo Corrado Passera.

Che la holding controllante di Repubblica, la Cir di De Benedetti, sia la stessa che controlla Sorgenia, società produttrice di energie verdi, diventa un dettaglio da nulla, pare. Eppure “il conflitto d’interessi – scriveva ancora pochi mesi fa Rep. – è una situazione oggettiva, che prescinde dalla effettiva attuazione  di comportamenti che producano vantaggi personali  a chi li compie”. Per tacere di invettive ripetute, appelli internazionali e sit-in fiancheggiati, tutto in nome della lotta al  conflitto d’interessi berlusconiano. Da chi ha fatto di tutto questo, per anni, una grande battaglia moralistica, era almeno legittimo aspettarsi un po’ di trasparenza?