Posts Tagged ‘Il Fatto quotidiano’

Pronto casa Scorre? C’è Gina?

26 febbraio 2015

Di errori fatti da giornalisti ne ho visti tanti nella mia vita. Anche perché capita a tutti di sbagliare e solo chi fa, sbaglia. Chi non fa, non sbaglia.

Ma uno come questo va davvero oltre ogni mia più fervida immaginazione.

Tommaso Rodano del Fatto Quotidiano chiama il parlamentare del Pd e Questore della Camera dei deputati Paolo Fontanelli e gli chiede un’opinione sui vitalizi agli ex onorevoli condannati in via definitiva.

Ma Fontanelli non si dimostra molto disponibile, anzi se ne frega altamente della questione.

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Il Fatto quotidiano – 25/2/2015 – pag. 4

Ottimo. Anzi no.

Perché Rodano in pratica ha sbagliato numero e non ha chiamato il Questore della Camera Paolo Fontanelli, ma magari un suo amico con lo stesso nome o un perfetto sconosciuto. Ci ha parlato al telefono non si sa per quanto tempo senza accorgersi che non era il deputato e poi ha riportato le dichiarazioni attribuendole a Fontanelli.

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S. Mattarella

2 febbraio 2015

Quando ho visto il neo-presidente della Repubblica Sergio Mattarella presentarsi in Parlamento poche ore prima della sua elezione con una sobria Fiat Panda grigia, ho capito che si stava per realizzare l’ennesima brutta pagina di demagogia politica italiana.

In questi giorni molti giornali sono impegnati nell’agiografia del neo eletto. Non tutti però, per fortuna.

VP

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Dopo 25 anni di carriera parlamentare […] Mattarella s’è portato a casa una “liquidazione” da 234mila euro e da quel momento percepisce un vitalizio parlamentare da 9.363 euro al mese.

Dal maggio 2008 dovrebbe averlo ricevuto fino all’ottobre 2011, quando il nostro è stato eletto alla Corte costituzionale: in tutto fanno circa 400mila euro di vitalizio incassati (viene sospeso durante il mandato alla Consulta e pure al Colle). Nel frattempo il nuovo capo dello Stato non è stato con le mani in mano: dall’aprile 2009 all’ottobre 2011 era infatti membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, il Csm dei Tar. […] Il gettone di presenza per il Consiglio di presidenza vale circa 65mila euro l’anno in media a testa, più i benefit ed eventuali compensi per gli altri incarichi interni.

Non manca nemmeno la sobria pensione di professore universitario. (more…)

Provocazione di Fini (Massimo): “Terroristi loro… e noi?”

3 giugno 2013

I droni americani e il terrorismo fai-da-te
di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano del 1° giugno 2013

Quando il 25 maggio un soldato francese in normale servizio di pattuglia è stato accoltellato al collo da un uomo, poi arrestato, di cui è stato fornito solo il nome, Alexander, ma non la nazionalità nè le origini, François Hollande si è affrettato a dichiarare che l’episodio non aveva alcun collegamento con quello avvenuto pochi giorni prima a Woolwich, sobborgo di Londra, dove un militare britannico, Lee Rigby, reduce dall’Afghanistan, era stato ucciso e decapitato da due cittadini inglesi di origine nigeriana. Fra i due episodi si è inserito l’accoltellamento di un altro uomo (non si sa se civile o militare) ancora a Woolwich. Casuale anche questo? Difficile pensarlo visto che l’aggressione è avvenuta praticamente in contemporanea con la cerimonia che era stata organizzata per ricordare Rigby proprio sul posto dove era stato barbaramente trucidato.

Dietro questi fatti non c’è l’inesistente Al Quaeda o una qualche organizzazione terroristica. Si tratta di azioni di singoli, ma proprio per questo ancora più inquietanti. Perchè hanno un terreno comune. (more…)

I 10 Saggi

31 marzo 2013

C’è Onida, corazziere ad honorem per gli immani sforzi compiuti per difendere le interferenze del Quirinale nelle indagini sulla trattativa Stato-mafia e per negare l’ineleggibilità di B., dunque molto saggio.
C’è Giovannini, il presidente Istat che fu incaricato di studiare i costi della politica, ma alla fine si arrese stremato, dunque molto saggio.
C’è Pitruzzella, già associato allo studio Schifani, dunque garante dell’Antitrust e molto saggio.
C’è Rossi, il solito banchiere uscito dai caveau di Bankitalia, dunque molto saggio.
C’è Violante, quello che si vantava con B. di non avergli toccato le tv e il conflitto d’interessi, dunque molto saggio.
C’è Mauro, già Pdl, ora montiano, ma sempre Cl, dunque molto saggio.
C’è Quagliariello, che strepitò in aula contro gli “assassini” di Eluana, dunque molto saggio.
C’è Bubbico, già indagato e prosciolto per la buona politica in Lucania, dunque molto saggio.
C’è il leghista Giorgetti, che intascò una mazzetta da Fiorani, poi con comodo la restituì, dunque molto saggio.

Se questi sono saggi, i fessi dove sono?

di Marco Travaglio, per Il Fatto Quotidiano del 31 marzo 2013

Teppisti e rivoluzionari

24 ottobre 2011

di Massimo Fini per Il Fatto Quotidiano del 22 ottobre 2011

Alessandro Magno catturò un pirata che infestava i mari. E civilmente, come usava in quei tempi barbari che non conoscevano ancora la “cultura superiore” né gli odierni “eroi della libertà” che si fan liberare dalle armi straniere e poi si dedicano al linciaggio sotto gli occhi compiaciuti del mondo intero o alla caccia sistematica al nero, gli concesse l’ultima parola prima di impiccarlo. Il pirata disse: “Vedi Alessandro, noi due facciamo le stesse cose. Solo che io le faccio con trecento uomini e tu con trecentomila. Per questo io sono un pirata e tu un grande Re“.

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20 di guerra

19 marzo 2011

E così stiamo per imbarcarci in una nuova guerra. Se ne sentiva la mancanza. E’ da un po’ infatti che non ne facevamo di guerre inutili (non considerando quella perenne, cronica, pacifinta afghana).

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Massimo Fini

28 novembre 2010

Col sessantotto non c’è nessun parallelo. I “sessantottini” erano figli annoiati della borghesia che cavalcavano, grottescamente, un’ideologia morente, il marxismo leninismo, e in piazza non ci andavano con le uova ma con le spranghe. Questi son giovani non ideologizzati che lottano per il loro futuro e le loro legittime aspettative di carriera. Quelli, figli della borghesia, invece scendendo in piazza la carriera se la preparavano. Tanto è vero che sono diventati tutti, come minimo, direttori del “Corriere della Sera”.

Massimo FiniLa rivolta dei nuovi sudditi

su Il Fatto quotidiano

La crisi del Manifesto

9 novembre 2010

Il manifesto è in crisi di vendite e in fortissima crisi economica. Ogni anno pare che stia per chiudere, poi non chiude mai e così molte persone pensano che sia solo un bluff per raggranellare qualche soldo in più.

Nel 2009 ci ho lavorato per due mesi (e collaborato anche in seguito) e ho potuto constatare da vicino che lo stato in cui versa il “quotidiano comunista” è davvero critico. Stavolta rischia davvero di chiudere.

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Massonerie varie

9 ottobre 2010

Sul Fatto quotidiano di martedì 28 settembre, c’erano ben due pagine intere dedicate al presunto massonismo di Berlusconi. Il tutto era studiato per presentare il Premier come un agitatore occulto completatore di piani e trame oscure.

Ora, ammesso anche che Berlusconi lo sia davvero, gli articoli non hanno sicuramente giovato molto alla causa. Non me ne vogliano i colleghi del Fatto, ma su quattro articoli, solo uno era salvabile.

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Mafia e massoneria

25 settembre 2010

“Molti degli uomini d’onore, cioè quelli che riescono a diventare dei capi, appartengono alla massoneria. Perchè è nella massoneria che si possono avere i contatti totali con gli imprenditori, con le istituzioni, con gli uomini che amministrano il potere diverso da quello punitivo che ha Cosa Nostra

Leonardo Messina, 4 dicembre 1992

Dal libro di Maurizio Torrealta, La trattativa, ed. Bur, 13 euro.

Segnalato da Il fatto quotidiano.