Posts Tagged ‘giustizia’

Si fermi qui – Iain Levison (recensione)

14 aprile 2020

Ho finito il romanzo “Si fermi qui“, di Iain Levison.

È il secondo libro che leggo dello scrittore scozzese. Il primo era stato “Fatti fuori” e ne avevo parlato qui.

La lettura di questo romanzo mi ha convinto che Levison sia lo scrittore contemporaneo di maggior talento che conosca. I romanzi che ho letto hanno tutto: ritmo, ironia, amarezza e malinconia, thrilling, analisi e sviluppo psicologo di personaggi che sono vivi e veri, non personaggi “da romanzo”, ma persone che ti sembra di conoscere. O che potresti conoscere. O che forse conosci.

È un peccato che non molti suoi libri siano tradotti in italiano.

Lo consiglio.

Tutto ciò che esiste nel mondo ha due incarnazioni, una per i ricchi e una per… be’, per tutti gli altri. Scegli una cosa qualsiasi: i ricchi ne possiedono la versione migliore. La legge, per esempio.

Iain Levison, Si fermi qui, edizioni e/o, 17€

L’omicidio di Meredith Kercher

31 marzo 2015

Si è concluso definitivamente (terzo grado di giudizio) il processo per l’omicidio di Meredith Kercher e sono stati assolti i due imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox. E su varia stampa, nei commenti di giornalisti, opinionisti e (non ultimo) dei parenti della vittima, c’è stato tutto un gran strepitare di “assenza di giustizia”, di “giustizia che fallisce“, di “vergogna per la giustizia italiana”, di “processo che non trova colpevoli”.

Prima di tutto, come fa ottimamente notare Luca Sofri sul suo blog, un processo non ha il dovere di trovare i colpevoli di un reato, ma di valutare se le persone accusate di quel reato dagli inquirenti siano o non siano colpevoli, che è una cosa ben diversa. Per dirla meglio: scopo di un processo “non è capire chi abbia compiuto un reato, ma decidere se chi ne è accusato lo abbia compiuto o no” (cit. Luca Sofri).

In generale poi, non ho mai capito bene perché se un giudice condanna gli imputati “vince la giustizia”, ma se invece li assolve “è una sconfitta per la giustizia”. In base a cosa? “In base alla quantità di bava che si forma alla bocca”, mi ha risposto ironicamente un amico. E mi sa che ha ragione però. Perché certe volte sembra che le parti in causa siano soddisfatte solo quando viene messo alla gogna e condannato qualcuno, indipendentemente dal fatto che sia colpevole o innocente.

Però un processo servirebbe anche a quello: ad assolvere qualcuno dalle accuse se queste sono infondate. E si chiama “giustizia” anche quella. Anzi, forse lo è ancora di più.

“Più immunità di Berlusconi”

1 dicembre 2014

Questa me l’ero persa….

Un succo di frutta svedese

Un succo di frutta svedese

Qui trovate tutti i particolari.

Soldati Usa a Vicenza VS marò italiani in India

26 luglio 2014

Succede questo: due soldati statunitensi di stanza a Vicenza violentano e pestano una prostituta rumena al sesto mese di gravidanza.

Come dice il Corriere: “Uno dei due è già stato indagato per sequestro e violenza sessuale nei confronti di una studentessa vicentina di 17 anni, solo otto mesi fa”.

Questa volta però il Governo (fortunatamente) cerca di far rispettare la propria sovranità e afferma che non cederà la giurisdizione del reato agli Stati Uniti, che vorrebbe processare i due soldati in patria (con il solito processo-farsa… vedi caso Cermis).

La presa di posizione è ferma e autorevole. Arriva – via Twitter – direttamente dal nostro ministro della Giustizia:

orlando

Tutto bello. Ma adesso mi spiegate quali sono le fondamentali differenze tra questo caso e quello dei due marò italiani che l’India vuole processare per aver ucciso due pescatori in acque territoriali indiane?

Sarkozy

2 luglio 2014

L’ex Presidente della Francia Nicolas Sarkozy è stato posto in stato di fermo dalla magistratura francese con l’accusa di aver provato a corrompere un giudice.

Dopo le risate che si è fatto lui quasi 3 anni fa, credo che adesso sia il turno di Berlusconi di godersi un po’ i giornali francesi.

Di Sarkozy, che in Francia è considerato un pagliaccio alla stregua se non di più che il Berlusca da noi, si ricordano anche la grandissima capacità di reggere l’alcool e la prontezza con cui risponde ai cronisti.