Il 30 ottobre 1974, 40 anni fa esatti, si è svolto il famoso match Foreman – Ali, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi e passato alla storia col nome di “Rumble in the jungle“, la rissa nella giungla.
Rino Tommasi, e molti con lui, lo ha definito il “Match del secolo“. L’unico, l’originale.
Non so se possa essere definito tale. Per ciò che ha rappresentato e continua a rapresentare nell’immaginario collettivo, forse si merita tale appellativo. Per bellezza non credo: ce ne sono stati tanti di incontri belli e molto più belli. Anche per quanto riguarda l’importanza ho i miei dubbi; se andiamo ad analizzare tutta la storia della boxe (e non ci soffermiamo solo su ciò che stampa e televisioni ci hanno pubblicizzato maggiormente) ce ne sono parecchi di incontri che hanno segnato la storia.
Ma a prescindere da questo, il match Foreman – Ali è senz’altro uno degli incontri più importanti di sempre. Lo vinse Ali contro tutti i pronostici. Se lo avessero rifatto altre dieci volte, Foreman probabilmente avrebbe sempre vinto. Ed proprio qui che si nota la grandezza di Ali: un pugile che oltre che col fisico, ha vinto con la testa, sfruttando l’unica chance che aveva di battere Big George.