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Massoni a Torino

5 Maggio 2011

Tra Alpini e Giro, due giorni per scoprire la massoneria riunita a Torino per l’Unità d’Italia

di Valerio Pierantozzi per Quotidiano Piemontese

Non poteva certo mancare un evento del genere in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Venerdì 6 maggio e sabato 7 infatti il Grande Oriente d’Italia si riunirà a Torino per celebrare l’Italia, l’essere italiani e anche rivendicare l’importante opera della massoneria nel Risorgimento.

Anche nei libri di storia scolastici infatti, quando si parla delle Guerre d’Indipendenza, si cita sempre l’opera di massoneria, carboneria e delle associazioni segrete. Personaggi chiave della lotta unitaria sono stati appartenenti dell’Ordine. Garibaldi per esempio era Gran Maestro e Mazzini ha ricevuto una iniziazione. Anche del conte Camillo Benso di Cavour si sospetta l’affiliazione. Ma allora, è stata tutta opera loro?

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Terroni

26 gennaio 2011

Bellissima intervista a Pino Aprile, autore di Terroni, sull’Unità d’Italia. Ne consiglio la lettura  – per intero – a tutti. Saranno 15 minuti molto istruttivi.

 

Quali sono gli episodi risorgimentali più rivoltanti,che l’hanno fatta ricredere sul­la sua italianità?
«Non si può smettere di essere italiani. Però mi sono dovuto ricredere circa il racconto bello e glorioso sulla nascita del mio Paese che avevo imparato a scuola. Da adolescente fremi d’indignazione per gli indiani stermi­nati sul Sand Creek e da grande scopri che i fratelli d’Italia nel Meridione fecero di peg­gio. La mitologia risorgimentale cominciò a vacillare quando lessi La conquista del Sud di Carlo Alianello. Vi si narrava la storia di una donna violentata e lasciata morire da 18 bersaglieri, che già le avevano ammazzato il marito. Il figlioletto che assistette alla scena, divenuto adolescente,si vantava d’aver ucci­so per vendetta 18 soldati di re Vittorio Ema­nuele a Custoza. Poi il massacro di Pontelan­dolfo e Casalduni, 5.000 abitanti il primo, 3.000 il secondo, due delle decine di paesi di­­strutti, con libertà di stupro e di saccheggio lasciata dal Cialdini ai suoi soldati, fucilazio­ni di massa, torture, le abitazioni date alle fiamme con la gente all’interno. (more…)