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Mostri giuridici

19 ottobre 2013

Per ricollegarmi a quanto da me detto qualche settimana fa, ecco un ottimo articolo di Marcello Veneziani.

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Non ce ne stiamo accorgendo ma, nel giro di poche settimane, la repubblica di Napolitano e della Boldrini, del ministro Kyenge e dei volenterosi manovali del Parlamento, sta stravolgendo lo Stato di diritto e il senso della giustizia col plauso dei media.

Viene introdotto il reato di omofobia, nasce cioè un reato dedicato in esclusiva; viene introdotto il femminicidio, cioè viene stabilito che c’è un omicidio più omicidio degli altri; viene negato il reato di immigrazione clandestina e dunque la cittadinanza non ha più valore; viene introdotto il reato di negazionismo, valido solo per la shoah.

Vengono così stravolti i principi su cui si fonda ogni civiltà giuridica: l’universalità della norma che deve valere per tutti, il principio più volte sbandierato e poi di fatto calpestato, della legge uguale per tutti; viene punito col carcere il reato d’opinione, e colpendo solo certe opinioni; viene sancita la discriminazione di genere, a tutela di alcune minoranze; è vanificata l’opera del giudice nell’individuare eventuali aggravanti nei reati giudicati perché vengono indicate a priori quelle rilevanti e dunque sono suggerite pure quelle irrilevanti.

Usano l’eccezione per colpire la norma, piegano le leggi a campagne ideologico-emotive e le rendono variabili. Sfasciano la giustizia col plauso dei giustizialisti, uccidono la libertà e l’uguaglianza, il diritto e la tolleranza nel nome della libertà e dell’uguaglianza, del diritto e della tolleranza.

Un mostro. E se provi a dirlo, il mostro sei tu, a suon di legge.

Fonte: ilgiornale.it

Femminicidio e omofobia

14 agosto 2013

In Italia stiamo assistendo in questi mesi a dei veri deliri giuridici.

1- Stiamo per varare una legge contro l’omofobia. L’omofobia, secondo l’enciclopedia Treccani, è la “paura dell’omosessualità, sia come timore ossessivo di essere o di scoprirsi omosessuale, sia come atteggiamento di condanna dell’omosessualità”. In quanto tale, quindi, il reato di “omofobia” sarebbe un reato di opinione, in quanto si vieterebbe al cittadino di avere paura o di odiare privatamente qualcuno.

Se invece intendiamo la legge contro l’omofobia come intesa a punire le aggressioni nei confronti dei gay, mi pare che il reato di aggressione esista già, e anche le aggravanti dovuti a motivi razziali o discrimatori. Correggetemi se sbaglio.

Non solo quindi il reato di omofobia sarebbe un’aberrazione giuridica, ma sarebbe anche inutile.

2- Il reato di femminicidio invece riesce nell’incredibile intento di essere discriminatorio sia nei confronti degli uomini che delle donne. Stabilisce infatti per legge una disparità di genere assurda, per cui se una donna uccide un uomo che la tradiva, viene accusata di omicidio, se succede il contrario arriva l’accusa di “femminicidio” con tutte le aggravanti connesse. Inoltre, è razzista anche nei confronti delle donne, che vengono così considerate ufficialmente dallo Stato italiano degli essere deboli e fragili, da proteggere in misura maggiore rispetto al normale. Altro che parità dei sessi…. Ma le femministe tacciono, chissà come mai.

Conclusioni – La cosa davvero triste non è che il Governo italiani provi a varare queste due leggi (e ci riuscirà), ma che quasi nessuno intervenga per far notare l’assurdità delle stesse.

Si spera, tuttavia, che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea possa bocciare i due provvedimenti, vista l’assurdità giuridicamente intrinseca.

E quando l’Unione Europea rimane l’ultima possibilità di raziocinio, vuol dire che siamo messi piuttosto male.