LONDRA – Accoltellata e strangolata con il filo elettrico della sveglia per avere urlato il nome di un altro mentre faceva sesso con il suo compagno: così è morta Joanne Kitchen, 41 anni e madre di due figli. Il Daily Telegraph, che riporta oggi il caso, scrive che il compagno di Kitchen, Gary Higgs, 44 anni, l’ha uccisa in preda ad un raptus di rabbia dopo averla udita urlare ‘Chris’ durante l’atto sessuale. I due si erano conosciuta l’anno scorso tramite Facebook, e da dicembre conviveva in un appartamento a Radcliffe, vicino a Manchester. Amici e parenti hanno raccontato che erano sempre sembrati una coppia “molto serena” e secondo quanto è stato appurato dalle indagini della polizia, Higgs non aveva motivo di sospettare che la compagna avesse un’amante. L’omicida è stato condannato all’ergastolo dal tribunale di Manchester e potrà chiedere uno sconto della pena soltanto tra una quindicina d’anni. Il giudice che si è occupato del caso ha infatti sancito che “non ci sono scuse” per il suo comportamento. In tribunale Higgs si è dichiarato “molto pentito” delle sue azioni: “Non le volevo fare del male, ma mi sono infuriato nel sentirla gridare il nome di un altro, non ci ho visto più. Ora mi rendo conto di ciò che ho fatto e sono pentitissimo”.
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11 settembre 2010Tag:facebook muori ora!, Gary Higgs, Inghilterra, Joanne Kitchen, Londra, marito, moglie, omicidio, sesso, tradimento
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Il diritto ad essere dimenticati
7 settembre 2010Qualche giorno fa stavo scrivendo un articolo per Il Centro su un ragazzo arrestato. E avevo scritto che era “già conosciuto dalle forze dell’ordine”, per indicare che aveva qualche precedente.
Mi hanno subito corretto (giustamente) perchè mi hanno spiegato che esiste il “diritto all’oblio“, cioè una persona può anche essere stata condannata in precedenza, ma se ha pagato il suo debito con la giustizia non gli si può continuare a rompere ricordandogli il suo passato.
Oggi sul Fatto quotidiano è uscito un articolo di Andrea Aparo su una cosa simile. Praticamente, con internet, non esiste più questo diritto. Di ogni cosa che fate rimane traccia sulla rete. (more…)
Tag:Andrea Aparo, diritto all'oblio, facebook, facebook muori ora!, Fatto quotidiano, oblio, social network, tag
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