Il 25 novembre 1970, 40 anni fa, moriva Yukio Mishima. Lo scrittore e intellettuale giapponese si tolse la vita facendo seppuku. Marcello Veneziani ne ricorda la figura e l’influenza che ebbe – e che ha – su molti giovani italiani.
Andammo in palestra, dopo quel libro, tra i manubri e i pesi, sulla scia di Mishima e del suo acciaio per scolpire il corpo all’altezza dei pensieri e per dare una vita ardita a un’indole intellettuale. Correvamo a torso nudo d’inverno con alcuni pazzi amici per andare incontro al sole. Dopo una corsa di dieci chilometri c’era un ponte che era la nostra meta finale perché sembrava che corressimo verso il cielo.