Posts Tagged ‘droga’

IgNobel 2014

1 ottobre 2014

Sono stati assegnati i premi IgNobel 2014 ed è stato un trionfo per l’Italia! Rispetto all’anno scorso infatti abbiamo raddoppiato i premi, passando da 1 a 2.

Il premio per l’Economia è stato quest’anno assegnato all’Istat, che per aumentare il Pil nazionale (come ci chiedono in Europa e dalla Bce) hanno pensato bene di includere nel calcolo i guadagni ottenuti da prostituzione, commercio di droghe, contrabbando e tutte le altre operazioni finanziarie illecite che avvengono tra persone volontarie. E il gioco è fatto!

Ma un grande riconoscimento è andato anche a Marina de Tommaso, Michele Sardaro e Paolo Livrea, che hanno vinto l’IgNobel per l’Arte. Hanno infatti completato una imprescindibile ricerca: hanno misurato il dolore che le persone provano guardando un quadro brutto piuttosto che un bel quadro, mentre vengono colpiti alla mano da un raggio laser. Idoli!

Fra i vincitori, meritano senz’altro una segnalazione Jiangang Liu, Jun Li, Lu Feng, Li Ling, Tian Jie e Kang Lee. A loro va l’IgNobel per le Neuroscienze per aver indagato cosa succede nel cervello delle persone che vedono il volto di Gesù in un pezzo di pane tostato. Menzione anche per Jaroslav Flegr, Jan Havlíček, Jitka Hanušova-Lindova, David Hanauer e Lisa Seyfried: hanno vinto il premio dedicato alla Sanità Pubblica per aver cercato di capire se coloro che hanno un gatto sono dei pericolosi psicopatici.

I vincitori assoluti però – per me – sono loro: il tedesco Eigil Reimers e la norvegese Sindre Eftestøl. A loro è andato il premio IgNobel per le Scienze Artiche per aver sperimentato come reagiscono le renne quando vedono un essere umano travestito da orso polare. GENIALE!

Qui trovate tutti i premi di quest’anno.

Vasco Rossi, la musica e la droga

27 giugno 2014

Dice Vasco Rossi:

«Fino a due o tre anni fa non mi ero mica accorto che sotto i video di YouTube c’erano i commenti. Un giorno, leggo: “Spero che ti venga un ictus vecchio drogato di merda”. Non c’ho dormito una notte. Poi mi sono detto: vecchio, be’, non posso certo dire di essere giovane. Drogato lo ero vent’anni fa, se lo ero, perché sono sempre stato un tossico indipendente, nel senso che l’eroina non l’ho mai toccata. Diciamo che ho fatto le mie esperienze, non me ne vanto, ma neanche me ne vergogno. Quanto all’ictus, anch’io spero che mi venga».

Vasco quindi conferma quello che molti hanno pensato: come ha smesso di drogarsi, si è ripulito il cervello ma ha smesso di scrivere belle canzoni. E – guarda un po’ la coincidenza – io l’ho detto in tempi non sospetti che avrebbe dovuto smettere di fare dischi 20 anni fa. Esattamente, stando a quel che dice lui, quando ha smesso di drogarsi.

La cocaina di Emilio Colombo

25 giugno 2013

È morto Emilio Colombo, senatore a vita, 93 anni, ultimo padre costituente rimasto in vita, esponente di spicco della fu Democrazia cristiana.

Presidente del Consiglio dal 1970 al 1972, 31 volte ministro di qualche governo, compreso un interim nel suo.

Questo è quello che tutti diranno di lui. Quello che andrebbe invece ricordato è che nel 2003 fu sfiorato dall’inchiesta denominata “Cleopatra” sullo spaccio di cocaina nella capitale, che coinvolse vari nomi illustri.

In quell’occasione si scoprì che il neo senatore a vita Colombo, che non fu mai indagato perché il consumo non costituisce reato, usava due finanzieri della sua scorta per fare arrivare la droga direttamente nei suoi uffici parlamentari.

I due agenti delle Fiamme Gialle, che poverini (dico davvero) erano solo l’ultimo anello della catena di comando, sono pure stati condannati per questo. Invece a Colombo non è successo nulla.

In un Paese normale, un parlamentare scoperto a fare una cosa del genere sarebbe stato messo alla pubblica gogna e cancellato a vita dai pubblici uffici (altro che Berlusconi con le donnine, che se non altro fa tutte le sue cose nelle sue proprietà). In Italia invece è passato quasi sotto silenzio. E adesso pochi se ne ricordano.

Quello che mi domando inoltre è: visto che Colombo dichiarò che usava la cocaina per “fini terapeutici”, per curare quindi una qualche malattia; e che non mi risulta che superati gli 83 anni sia guarito da quella qualche malattia; da chi, il senatore Colombo, si è fatto portare la cocaina negli ultimi dieci anni di vita?

“Mi sono infiltrato 100 giorni a Scampia”

23 settembre 2012

Di solito non copio mai gli articoli completamente per postarli. Ma questa volta faccio un’eccezione, perché questo è uno dei migliori pezzi che abbia letto negli ultimi anni.

Carlo Puca, giornalista di Panorama, si è infiltrato per 100 giorni a Scampia e ha raccontato la sua esperienza sul giornale per cui lavora. Il suo articolo è un ritratto formidabilmente efficace per comprendere come si vive nel quartiere napoletano noto nel mondo soprattutto per la criminalità.

Fra camorristi, spacciatori, pitbull e regole da seguire (per sopravvivere). L’articolo è molto lungo, ma davvero è impossibile fermarsi se si comincia a leggerlo. Spero che l’illustre collega e il suo direttore non me ne vogliano per averlo ripreso nel mio blog.

VP

———————————————-

“HO FATTO IL CAMORRISTA PER 100 GIORNI A SCAMPIA”

di Carlo Puca

La verità non esiste, si può solo cercarla.

A Scampia il metodo è uno solo: fare la vita del camorrista. (more…)

Quando si dice la sfiga

14 settembre 2011

Ci troviamo in Sardegna, a Cagliari.

Una ragazza sale sul pullman per raggiungere il ragazzo che vive nell’hinterland cagliaritano. Sul pullman però un ragazzo di colore la molesta con forse qualche battuta volgare di troppo. La ragazza allora chiama i carabinieri e scende per fare denuncia dell’accaduto.

Nel frattempo i carabinieri intercettano il mezzo.

(more…)

Alberoni e il rock

2 agosto 2011

Per fortuna se ne accorge anche qualcun altro. Ecco cosa scrive Michele Anselmi del Riformista riguardo l’editoriale di Alberoni sui giovani e la musica drogata.

————————————-

E il rock sconvolse Alberoni

di Michele Anselmi

Alberoni, ma che stai a di’?

Torna utile il titolo di una rubrichetta del Foglio, nata per sfottere l’eloquio immaginifico di Nichi Vendola, a proposito di quanto teorizza il sociologo sulla prima pagina del Corriere della Sera. State a sentire: «Tutta la musica italiana, anche negli anni Sessanta, da Modugno a Endrigo a Mina a Battisti, esprime i sentimenti abituali, l’amore. Il rock no. È americano, nasce dall’espansione di sé, dal superamento delle emozioni normali. È espressione di esperienze parossistiche possibili solo con la droga. E anche chi ascolta questa musica in concerto o in discoteca, spesso, per viverla, deve fare lo stesso». Per fortuna che scrive «spesso».

(more…)

Genio maledetto

28 dicembre 2010

La Review of General Psychology ha pubblicato uno studio che farà sicuramente discutere e che spiega come mai la storia sia piena dei cosiddetti “geni maledetti”. In pratica questa ricerca ha scoperto che le persone con un quoziente d’intelligenza più alto della media sono anche quelle più propense a fare uso di alcol, fumo e droghe.

Dice la rivista:

(more…)