Ho cominciato ad andare alla Croce del Sud di Pescara nel 1998 e da allora non ho mai mancato di passare neanche una estate con gli amici “alla Croce”. Certe stagioni me le sono fatte piene, soprattutto ai tempi dell’università: 4 mesi di mare non-stop. Ultimamente sempre di meno a causa del tempo, del lavoro, della distanza.
Ma chi non mancava mai alla Croce era lui, Fulvio, il bagnino. Lui c’era sempre, lì sotto l’ombrellone in riva al mare oppure a remare col suo moscone rosso. Sempre pronto a prenderti in giro e a farsi prendere in giro. Presenza costante e sicura della tua estate, sapevi che ti avrebbe deliziato con qualcuno dei suoi racconti surreali (o proprio irreali).
Durante la stagione invernale lo incontravi spesso a Don Gennaro a farsi un bicchiere di vino. E anche lì si notava a prima vista: la sua sola apparizione dominava su tutto il resto.
Fulvio oggi ci ha lasciato. E io non riesco proprio a immaginare come potrà essere la prossima estate senza di lui. Non riesco a capacitarmi, non riesco a capire.