Posts Tagged ‘Corriere della Sera’

Regole irregolate

31 ottobre 2011

Vorrei segnalare che venerdì scorso, 28 ottobre, La Gazzetta dello sport ha pubblicato due belle e grandi foto che ritraevano bene in primo piano la sorella tredicenne di Marco Simoncelli, che piangeva al funerale del fratello. Tutto questo in barba alla Carta di Treviso. Complimenti!

Ho notato che la stessa infrazione è stata commessa anche dalla Stampa. Bene invece Repubblica e Corriere che non hanno pubblicato il viso della giovane.

Alberoni e il rock

2 agosto 2011

Per fortuna se ne accorge anche qualcun altro. Ecco cosa scrive Michele Anselmi del Riformista riguardo l’editoriale di Alberoni sui giovani e la musica drogata.

————————————-

E il rock sconvolse Alberoni

di Michele Anselmi

Alberoni, ma che stai a di’?

Torna utile il titolo di una rubrichetta del Foglio, nata per sfottere l’eloquio immaginifico di Nichi Vendola, a proposito di quanto teorizza il sociologo sulla prima pagina del Corriere della Sera. State a sentire: «Tutta la musica italiana, anche negli anni Sessanta, da Modugno a Endrigo a Mina a Battisti, esprime i sentimenti abituali, l’amore. Il rock no. È americano, nasce dall’espansione di sé, dal superamento delle emozioni normali. È espressione di esperienze parossistiche possibili solo con la droga. E anche chi ascolta questa musica in concerto o in discoteca, spesso, per viverla, deve fare lo stesso». Per fortuna che scrive «spesso».

(more…)

L’unica che ha capito tutto

5 luglio 2011

Ho lasciato il lavoro dei miei sogni e gustato le prime “gocce” di libertà

di Gabriela Jacomella

Il 1° luglio 2011 è un giorno che passerà alla storia. La mia, ovviamente. Perché è stato il primo giorno della mia nuova vita. Cerco di trovare le parole per dirlo – fa ancora effetto, un po’, persino a me stessa: mi sono dimessa dal Corriere della Sera. Dove ero arrivata da stagista venticinquenne nel luglio 2002, e dove ero stata assunta con un posto a tempo indeterminato.

Ho la sensazione che un post non basterà a riassumere quello che mi passa – e mi è passato, negli ultimi mesi – per la testa, ma l’idea è proprio questa: raccontare il qui e l’ora del mio cambiamento. Per le altre riflessioni, forse, ci vorrà del tempo.

Lasciare il lavoro dei miei sogni, ricominciare a vivere. Il progetto è, semplicemente, questo.

(more…)

Quando un giornale sta un passo avanti…

29 aprile 2011

Non c’è nulla da fare. Il Guardian si dimostra ancora una volta un giornale coi controcazzi.

E mentre Corriere della Sera e Repubblica tengono tutto il giorno come prima notizia il “matrimonio da favola” fra il principe Guglielmo e Katia*, relegando le altre notiziuole (crisi di Governo per l’attacco in Libia, disoccupazione giovanile altissima, Siria in subbuglio) in secondo piano, il Guardian dimostra ancora una volta come si fanno i giornali e cosa vuol dire essere giornalisti seri. Cosa ancora più bella, lo fa con ironia.

(more…)

Il Mossad del pallone

10 gennaio 2011

Francesco Battistini per il Corriere della sera
(Ha collaborato Ariela Piattelli)

Schedati 50 mila giocatori di 45 Paesi. «Aiutiamo le società a proteggere i loro investimenti»

TEL AVIV – È bravo, ma è matto. È matto, ma è bravo. Da quando esistono il calcio e il calciomercato, i calciatori viziati e viziosi, il dilemma dei presidenti è sempre quello: come pagare il genio senza farsi ripagare in sregolatezza? È possibile schivare i campioni che, posteggiata la Ferrari, ci danno dentro col Ferrari? O quelli che, più che l’avversario, preferiscono saltare in discoteca? I mezzi per tutelarsi sono antichi: gli osservatori coi loro rapporti, il veterano dello spogliatoio con le sue soffiate… Ci sono pure i pedinamenti e le intercettazioni, come imparò Bobo Vieri. E alla fine ci sono le spie israeliane: una società di sicurezza e consulenza, nome Im-Scouting, che da un paio d’anni veglia giorno e notte, possibilmente più la notte, sulla vita pubblica e soprattutto privata di campioni in erba o sulla via dell’imbrocchimento.

(more…)

Giornalismi

1 ottobre 2010

Io sto con De Bortoli.

Non è più accettabile che parte della redazione non lavori per il web o che si pretenda per questo una speciale remunerazione. Non è più accettabile che perduri la norma che prevede il consenso dell’interessato a ogni spostamento, a parità di mansione. Prima vengono le esigenze del giornale poi le pur legittime aspirazioni dei giornalisti. Non è più accettabile che i colleghi delle testate locali non possano scrivere per l’edizione nazionale, mentre lo possono tranquillamente fare professionisti con contratti magari per giornali concorrenti. Non è più accettabile l’atteggiamento, di sufficienza e sospetto, con cui parte della redazione ha accolto l’affermazione e il successo della web tv. Non è più accettabile, e nemmeno possibile, che l’edizione Ipad non preveda il contributo di alcun giornalista professionista dell’edizione cartacea del Corriere della Sera. Non è più accettabile la riluttanza con la quale si accolgono programmi di formazione alle nuove tecnologie. Non è più accettabile, anzi è preoccupante, il muro che è stato eretto nei confronti del coinvolgimento di giovani colleghi. Non è più accettabile una visione così gretta e corporativa di una professione che ogni giorno fa le pulci, e giustamente, alle inefficienze e alle inadeguatezze di tutto il resto del mondo dell’impresa e del lavoro.

SONO NORMALE! (forse…)

24 settembre 2010

Simona Marchetti per il Corriere della Sera

PARLATE DA SOLI? NON SIETE PAZZI (FORSE)

Parlare da soli non sarebbe affatto un sintomo di pazzia latente, bensì un modo per migliorare il proprio autocontrollo e ridurre l’impulsività, oltre che un valido aiuto per rafforzare la volontà quando si fa una dieta, per disinnescare i litigi e per aumentare la capacità decisionale.

Questa la conclusione a cui sono giunti gli psicologi dell’Università di Toronto dopo aver sottoposto alcuni volontari a una serie di test, volti a studiare il loro autocontrollo quando dovevano ripetere ossessivamente una parola senza poter dar retta alla loro “vocina interiore” né parlare da soli.

(more…)

Ma com’è davvero la situazione a L’Aquila?

12 settembre 2010

Su L’Aquila si dicono tante cose. C’è chi loda il “miracolo” svolto da Bertolaso e Berlusconi, che in pochi mesi hanno dato una nuova casa a migliaia di persone, e chi invece all’opposto si lamenta e dice che la città in pratica è morta.

Dov’è la verità? Come al solito, probabilmente, sta nel mezzo.

Ieri 11 settembre, a quasi un anno e mezzo dalla tragedia, i giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella (quelli del famoso La Casta) hanno pubblicato un lungo articolo, ben dettagliato, su quello che avviene nel capoluogo abruzzese. Sottolineando ciò che non va, ma non tacendo ciò che comunque di buono è stato fatto. Eccolo.

————————————————————————–

«Ci hanno trattato come terremotati del Sud». Giusi Pitari, la docente anima del «popolo delle carriole», avverte che le sue parole van capite bene. Che non c’è retropensiero razzista. Che lei semmai sta tutta dalla parte dei meridionali e che questa idea dei «terremotati del Sud», visti come una plebe da trattare come plebe, è nella testa di chi l’ha gestito, quest’anno e mezzo trascorso dalla notte in cui l’Appennino diede lo scrollone che devastò l’Aquila, straziò altri 56 comuni, uccise 308 persone.

(more…)

Etica professionale

4 agosto 2010

Fare le pulci al potere politico è il compito primario dell’informazione perché così consente al cittadino-elettore di individuare i suoi diritti e i suoi interessi e di votare con cognizione di causa. Ma, per il fatto di non trarre la propria legittimità dal voto del popolo, forse che gli altri poteri sono esentati dal controllo dei media e, di conseguenza, dal giudizio di un’opinione pubblica bene informata?

Piero Ostellino sul Corriere della Sera del 31 luglio scorso.