Sliding doors. O se vogliamo “occasioni mancate”, come si sarebbe detto prima del famoso film con Gwyneth Paltrow.
È il 19 settembre 1999, il Malmö sta giocando sul campo dell’Halmstad una partita fondamentale per poter sperare di rimanere nell’Allsvenskan, la serie A svedese. A tre minuti dal noventesimo viene concesso un rigore importantissimo per gli ospiti: stanno perdendo 2-1 e un pareggio in trasferta sarebbe preziosissimo per la classifica.
Sul dischetto, rubando la palla a compagni ben più anziani di lui, si presenta un giovane di 18 anni pieno di sé, che in quel momento è la stella della squadra giovanile e una promessa del calcio svedese: si chiama Tony Flygare. Ma qui avviene lo “sliding door”, la porta scorrevole che si chiude in faccia al giovane scandinavo. Tony infatti sbaglia il rigore, il Malmö a fine anno retrocede e lui vede la sua carriera stroncata.
È sempre il 19 settembre 1999 e il Malmö sta giocando sul campo dell’Halmstad. Ma oltre a Flygare, c’è un altro giovane in campo che proprio quel giorno sta facendo il suo esordio in prima squadra col Malmö: si chiama Zlatan Ibrahimovic e la sua stella sarà invece destinata a brillare per molti anni nel firmamento del calcio mondiale. (more…)
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“Una volta ero più grande di Zlatan”
15 aprile 2015Breve riflessione sullo stato di salute del calcio italiano – oggi
23 ottobre 2014Dopo la doppia sconfitta in Champions League patita dalle due maggiori squadre italiane del momento (Roma – Bayern Monaco 1-7; Olympiakos – Juventus 1-0), mi viene naturale fare una breve riflessione.
Ero un bambino, ma ricordo quando il Napoli vinse il primo Scudetto. Quello stesso anno, 1986-87, la squadra di Maradona vinse anche la Coppa Italia battendo l’Atalanta in finale. La squadra bergamasca quindi andò di diritto in Coppa delle Coppe, pur essendo retrocessa.
E nonostante fosse in serie B, l’anno seguente l’Atalanta riuscì ad arrivare fino alla semifinale della prestigiosa coppa europea, battendo una squadra blasonata come lo Sporting Lisbona nei quarti di finale e perdendo in semifinale solo contro i futuri campioni del Malines (squadra belga di prima fascia negli ultimi anni ’80).
Questo era lo specchio del calcio italiano fino a una ventina di anni fa: una qualunque squadra di metà classifica in Italia avrebbe lottato per lo scudetto in un qualsiasi altro campionato europeo.
È triste notare come adesso la situazione si sia totalmente capovolta: le squadre che si contendono lo Scudetto in Italia e che dominano sulle altre, lotterebbero per stare a metà classifica negli altri campionati europei.
E checché se ne dica, non credo sia solo una questione di crisi economica.