Posts Tagged ‘alcool’

Conoscere e amare (oppure odiare) la Svezia e gli svedesi – Parte 2

11 agosto 2016

Gli svedesi e l’alcool: ne accennavo un paio di giorni fa. E’ giunto il momento di parlarne.

Qualche settimana fa pensavo come, al contrario di quello che pensano tutti (e che pensavo anche io), la Svezia sia in realtà un paese molto pericoloso. E non parlo delle famigerate periferie di Stoccolma o Malmö, parlo proprio in generale della Svezia. Vi spiego ora il perché.

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Conoscere e amare (oppure odiare) la Svezia e gli svedesi – Parte 1

9 agosto 2016

Questo video spiega molto meglio di tanti trattati di sociologia cosa sono e come vivono gli svedesi:

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Aforismi/35

13 luglio 2015

Ciò che nuoce gravemente alla salute dei benpensanti è soprattutto la libertà degli altri

Donato Carrisi

Pillole di Svezia/2

25 agosto 2014

Sono stato in una mini crociera, piuttosto tipica e famosa fra gli svedesi. Si tratta di un viaggio di 22 ore che parte la sera alle 18 da Stoccolma, attraversa le centinaia di bellissime isolette ad est della capitale svedese e arriva a Mariehamn, capoluogo delle Isole Åland in Finlandia, per poi tornare alla base alle 16 del giorno dopo.

Il tragitto della crociera. Pressappoco...

Il tragitto della crociera. Più o meno…

Il biglietto costa molto poco (i prezzi partono da qualche decina di euro) e comprende il viaggio, una cuccetta e la cena self service dove puoi mangiare e bere quanto ti pare nell’ora e mezza che hai a disposizione. All’interno della nave ci sono sale per convegni (molte aziende organizzano qui i loro meeting perché è più economico che pagare hotel e ristorante ai suoi dipendenti); un’area benessere con piscina, idromassaggio e sole artificiale; vari bar; ristoranti; terrazzini dove godersi un drink all’aperto; un piccolo casinò; sale da ballo; e soprattutto un negozio duty-free come negli aeroporti dove, quando ci si trova in acque internazionali, è possibile comprare alcool a prezzi molto scontati rispetto alla terraferma. Perché questo è in realtà il core business del viaggio: sopra queste navi si ubriacano tutti come le merde.

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Saggi consigli

1 luglio 2014

“Oggi ho imparato una cosa importante: se ne compri una, allora fai prima a comprarne direttamente due”

Un anziano ubriacone all’ingresso del Systembolaget, probabilmente riferendosi alla birra.

Charles Bukowski

10 marzo 2014

Moriva il 9 marzo di vent’anni fa uno dei più grandi scrittori del ‘900.

Ecco il problema di chi beve, pensai, versandomi da bere. Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare. Se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare. Se non succede nulla si beve per fare succedere qualcosa.

Henry Charles Bukowski

Scrivo ergo rum

31 luglio 2013

di Valerio Magrelli per la Repubblica

Secondo un antico detto taoista, «dopo averla bevuta, una coppa di vino può portare con sé cento strofe». L’assunto è presto detto: alcol e letteratura costituiscono un connubio tanto antico quanto geograficamente ampio. La loro sacra unione affonda nei millenni, per realizzarsi praticamente in ogni tipo di civiltà.

Ciò che cambia, è soltanto la forma assunta via via dallo spirito (con l’iniziale minuscola, per distinguerlo da quello di Hegel). Birra, distillati e vino, sono così evocati nei luoghi e nelle culture più diverse come preziosi, talvolta indispensabili alleati nell’esercizio della scrittura. Ma già dire “vino” solleva un problema.

Come possiamo infatti definire tale, almeno rispetto alle nostre abitudini, la potentissima salsa che i romani amavano diluire attentamente durante i loro sterminati banchetti? Cosa pensare, poi, delle infinite varietà di acquavite, estratte da tante piante nel corso dei secoli? E quanto alle coppe che circolano vorticosamente nelle quartine composte all’inizio del 1100 dal poeta persiano Omar Khayyam, che cosa avranno davvero contenuto? «Esser, non esser, salvezza, destino, / cielo, inferno e misteri… Ah parolai! / Con tutto il mio studiare io non trovai / che una cosa quaggiù profonda: il vino».

Insomma, evitiamo il rischio di smarrirci nell’immensa foresta delle varietà etilico-letterarie, dalla Scandinavia al Messico, dalla Grecia alla Cina, e riprendiamo il nodo della questione, costituito appunto dal quasi indissolubile legame tra versi, prosa e alcol. Il tema è di recente tornato alla ribalta grazie a due saggi apparsi sul mercato anglosassone e accolti con vivo interesse.

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In cattedra come al volante

23 gennaio 2013

A molti probabilmente, al liceo o all’università, sarà capitato di pensare: “Ma questo professore è ubriaco?”. Bene, in Piemonte pare si vogliano togliere il dubbio.

La Giunta regionale ha infatti emanato un provvedimento che prevede l’alcol test per gli insegnanti e il personale non docente della scuola.

Un provvedimento a mio modesto parere assurdo, perché equipara l’insegnamento ad altri mestieri che hanno responsabilità ben maggiori come l’autista di bus e treni, il pilota di aereo, il controllore di volo, responsabili di impianti nucleari, e via dicendo.

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Genio

8 gennaio 2013

alcoltest

Quanto bisogna lavorare per una pinta di birra?

26 settembre 2012

L’Economist fa un calcolo molto interessante: quante ore di lavoro bisogna accumulare per essere in grado di pagarsi mezzo litro di birra?

E mette a confronto 150 Paesi del mondo. Il posto dove bisogna faticare di più per andare al pub è l’India, dive bisognare lavorare quasi un’ora.

Va meglio in Italia, dove bastano 12/13 minuti al giorno per pagarsi una birra media.

Anche se il prezzo medio stabilito dal giornale britannico desta in me qualche perplessità.

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