Posts Tagged ‘6 aprile’

L’Aquila: quattro anni dopo

20 luglio 2013

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Qualche giorno fa sono tornato a L’Aquila. Erano un paio di anni che non ci andavo ed è stato interessante constatare di persona come procedeva la situazione.

Seppur lentamente, la ricostruzione è partita: le macerie stanno pian piano sparendo dal centro. Ma non è abbastanza. Sono passati quattro anni e tre mesi, ed esiste ancora una zona rossa inaccessibile e con i militari a presidio. Camminando in mezzo ai palazzi sventrati dal sisma, quello che ho notato rispetto all’ultima volta è una maggiore vitalità della città. Non fosse altro che per i lavori in corso, ho avuto l’impressione che L’Aquila non sia più abbandonata a se stessa. Certo, camminare per le vie del centro continua a essere doloroso e angosciante: le case sono vuote, i portoni dei palazzi aperti alla mercé di tutti, i negozi chiusi e vuoti, gli edifici puntellati.

Sono poi stato ad Onna, la frazione che più di ogni altra ha patito il sisma: 41 morti su circa 350 abitanti; 80% delle case distrutte, il restante 20 inagibile. Qui il Governo ha praticamente ricostruito una nuova città accanto a quella distrutta. (more…)

Nell’aria

6 aprile 2012

Tre anni fa un terremoto distruggeva una città bellissima.

Che possa rinascere più bella di prima.

 

Dedicato a Forum

6 aprile 2011

Questo video del giornalista del Messaggero Angelo De Nicola mostra come a L’Aquila, a due anni dal sisma, sia tutto ricostruito e tutto sia tornato a come prima del terremoto.

Ma com’è davvero la situazione a L’Aquila?

12 settembre 2010

Su L’Aquila si dicono tante cose. C’è chi loda il “miracolo” svolto da Bertolaso e Berlusconi, che in pochi mesi hanno dato una nuova casa a migliaia di persone, e chi invece all’opposto si lamenta e dice che la città in pratica è morta.

Dov’è la verità? Come al solito, probabilmente, sta nel mezzo.

Ieri 11 settembre, a quasi un anno e mezzo dalla tragedia, i giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella (quelli del famoso La Casta) hanno pubblicato un lungo articolo, ben dettagliato, su quello che avviene nel capoluogo abruzzese. Sottolineando ciò che non va, ma non tacendo ciò che comunque di buono è stato fatto. Eccolo.

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«Ci hanno trattato come terremotati del Sud». Giusi Pitari, la docente anima del «popolo delle carriole», avverte che le sue parole van capite bene. Che non c’è retropensiero razzista. Che lei semmai sta tutta dalla parte dei meridionali e che questa idea dei «terremotati del Sud», visti come una plebe da trattare come plebe, è nella testa di chi l’ha gestito, quest’anno e mezzo trascorso dalla notte in cui l’Appennino diede lo scrollone che devastò l’Aquila, straziò altri 56 comuni, uccise 308 persone.

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Hanno rotto le palle

7 settembre 2010

Stemma di Montereale

La zona dei Monti reatini è interessata in queste settimane da un intenso sciame sismico. L’epicentro è sempre intorno a Montereale, in provincia dell’Aquila. Quello che temono tutti è che stia arrivando una nuova tremenda scossa.

La gente è spaventata. Tutti nella zona ricordano che il tragico evento del 6 aprile 2009 è stato preceduto da una sciame durato mesi, con una intensità molto simile a quella attuale.

Ma la storia si ripete sempre. E anche questa volta è pieno di “sismologi” che che consigliano di stare calmi e che predicano contro i “profeti di sventura“. In realtà tutti, anche tra gli esperti, pensano che lo scossone stia arrivando. Solo che non si dice.

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