La donna mi trattenne un momento per il braccio. Forse aveva capito chi ero e cosa facevo lì. Col tono di qualcuno che conferma un sospetto mi disse:
“Lei è uno scrittore, non è vero?“
Non so perché, ma mi sentii come un delinquente colto in flagrante.
“Sì, e lei è una puttana”, dissi.
Le due accuse si erano equilibrate e me ne andai.
Albert Sánchez Piñol – “Congo inferno verde”
Tag: Albert Sanchez Pinol, Congo inferno verde, giornalisti, letteratura, recensione, scrittori
Rispondi