di Valerio Pierantozzi e Daniela Sala per FaiNotizia.it
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La Svezia è una delle mete più ambite dai richiedenti asilo e, per i più fortunati, è anche l’ultima tappa di un viaggio che li obbliga ad attraversare clandestinamente i paesi di frontiera dell’Ue, tra cui l’Italia. Abbiamo seguito il percorso dei richiedenti asilo dall’arrivo a Märsta, un centro di primo arrivo vicino a Stoccolma, fino a Sköndal, dove si trova un struttura di accoglienza per rifugiati. Siamo poi entrati in uno dei cinque centri di detenzione della Svezia, dove non c’è polizia ma solo impiegati dell’ufficio immigrazione e abbiamo concluso il nostro viaggio nel quartiere di Husby, nei sobborghi di Stoccolma, dove la percentuale di non nativi è dell’80% e che è stato teatro lo scorso anno di scontri tra giovani migranti e polizia.
Nel 2013 le richieste di asilo nel paese scandinavo sono state 54mila e nel 2014 si toccherà con tutta probabilità a circa 80mila: numeri che piazzano la Svezia al terzo posto in Europa per numero di richieste (dietro solo alla Germania, con 126mila domande, e alla Francia, 64mila). L’Italia nel 2013 ne ha ricevute 26mila. Inoltre la Svezia è il paese Ue con il maggior numero in assoluto di richiedenti asilo pro-capite 1,965 richiedenti per milione di abitanti, contro i 155 dell’Italia. Numeri insomma che da soli bastano a smentire la retorica spesso adottata dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, ma anche dallo stesso premier Matteo Renzi sul presunto egoismo degli altri paesi europei.
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27 novembre 2014 alle 18:37 |
Complimenti. Bravo Valerio!