In Scandinavia sta avendo grande successo una serie televisiva intitolata “Lilyhammer”, una produzione norvegese/statunitense che racconta la storia di Frank Tagliano, un boss italoamericano della mafia che è costretto a fuggire dagli Usa in quanto alcuni gangster locali lo vogliono morto. Decide quindi di rifugiarsi a Lillehammer, in Norvegia, cittadina che gli era piaciuta molto quando l’aveva vista in tv ai tempi delle olimpiadi invernali del 1994. Tagliano tenta di cominciare qui una nuova vita, ma presto le vecchie abitudini cominceranno a influenzare anche la sua esperienza norvegese.
Questa è la trama.
Ieri ho visto la seconda puntata della seconda stagione. Viene qui introdotto un nuovo personaggio: Balotelli!
No, non ho scritto male. La puntata infatti gira intorno alla storia di un immigrato clandestino: un uomo che proviene dalla Nigeria e che ha trascorso gli ultimi tre anni in una sorta di “Cie” norvegese (che nella fiction assomiglia più a un ostello che a un “centro di espulsione”). Prima di ciò, però, ha passato nove anni in Sicilia, a Palermo, dove è diventato un provetto cuoco italiano. Proprio per questo Tagliano si prenderà a cuore la sua causa, con metodi più o meno legali…
E la produzione come ha deciso di chiamare l’immigrato nigeriano? Esatto: Balotelli. A quanto pare, un perfetto nome da esportazione per un nigeriano clandestino che parla e cucina italiano. Non ci credete? Eccovi una clip estratta dal telefilm:
Tag: Frank Tagliano, Lillehammer, Lilyhammer, Mafia, Mario Balotelli, Nigeria, Norvegia, Palermo, Sicilia, Stati Uniti
14 marzo 2014 alle 08:23 |
[…] La Gazzetta dell Sport di oggi, venerdì 14 marzo 2014, mi cita a proposito del mio post su Balotelli. […]
14 marzo 2014 alle 23:22 |
valè sei un figo. Ora puoi tornare in Italia, tanto sei ricco!