Dagoreport:
Adesso tutti nel Pd si offendono per quello che ha detto Renzi su Marini e Finocchiaro, ma cosa hanno detto negli ultimi mesi nel magical mystery world della sinistra sul Rottamat(t)ore?
– “Renzi è figlio del ventennio berlusconiano” (Rosy Bindi, fine esegeta del Biscione)
– “Renzi fa campagna contro di noi: aiuta Berlusconi e Grillo” (Rosy Bindi, presidente di parte o di partito?)
– “Se Renzi vince le primarie, sono guai per il Paese” (Susanna Camusso, Cgil per Bersani)
– “Renzi ha atteggiamenti autoritari” (Susanna Camusso e la minaccia democratica)
– La rottamazione? Un’idea fascistoide (Michele Prospero sul giornale fondato da Antonio Gramsci)
– “Renzi si farà del male” (Massimo D’Alema, presidente del Copasir)
– “Renzi è peggio del male di cui dovrebbe essere la cura perché è un elemento di divisione” (Massimo D’Alema, che nel dopo-primarie correggerà il tiro: “Renzi ha dimostrato maturità da leader”)
– “Gli avevo consigliato di aspettare qualche anno. Non mi ha dato retta. Forse non è così furbo come dicono….” E, poi: “Il rischio è che rottaminino lui” (Franco Marini, non eletto al Senato)
– “Il candidato è Bersani: il nostro Hollande. Renzi? Nel partito ci sono troppi galli” (Dario Franceschini)
– “Con il programma di Renzi si perdono le elezioni” (Così parlò Zarathustra Fioroni)
– “Renzi? Ex portaborse, sindaco per miracolo, ripete a pappagallo ricette di destra (Stefano Fassina, reduce dal piano quinquennale al Fmi)
– Renzi? Dice le stesse cose del D’Alema di 20 anni fa. Se il sindaco vuole lanciare la sfida troverà una parte del partito contro: riformismo non è dire da sinistra cose di destra” (Matteo Orfini, sezione Mazzini)
– “Renzi mi ricorda il mondo dei paninari” (Matteo Orfini, responsabile cultura Pd)
– “Renzi ha speso due milioni e 35mila euro. Da dove vengono i soldi? Secondo me, anche dall’estero… (Ugo Sposetti e la cultura del sospetto)
– “Renzi? Dopo Fioroni e Lusi, un altro scout non lo sopporterei proprio” (Ugo Sposetti, ignaro del fatto che anche il portavoce del comitato Bersani, Tommaso Giuntella, è uno scout)
– “Renzi non ha un’attività professionale alle spalle” (Sergio Cofferati)
– “Renzi è un guagliuncello” (Rosa Russo Iervolino)
– “Ma cosa vuole Renzi? Vuole cambiare le regole? No, non si possono cambiare le regole a piacimento! Vuole dati ufficiali dopo nemmeno quindici ore? E manco questo si può fare!” (Nico Stumpo, il respingitore)
– “Renzi sembra il figlio ideale di Craxi-Ghino di Tacco” (Miguel Gotor, spin doctor di Bersani)
– “La sensazione è che il sindaco di Firenze si stia servendo del Pd per provare un’operazione di sfondamento a destra di carattere presidenzialista, mescolando i voti di entrambi gli schieramenti, qualcosa di simile (si parva licet) a quanto tentò di fare nel 1974 un altro toscano come Fanfani in occasione del referendum sul divorzio” (Miguel Gotor)
– “Renzi? Un populista come il Cavaliere” (Miguel Gotor)
– “La parola rottamazione è una parola violenta e crea un clima sbagliato perché punta a colpire le persone e le persone non si rottamano…” (Chiara Geloni, fedele alla linea)
– “Renzi? L’ho visto solo due volte in direzione nazionale, è poco conosciuto, conosciamo le sue idee solo attraverso i giornali” (Alessandra Moretti, in diretta da Marte)
– Oltre Tafazzi c’è solo Michele Serra: “Ho votato Bersani alle primarie, ben sapendo che bisognava votare Renzi”
Fonte: Dagospia
Tag: Bersani, elezioni 2013, governo, Matteo Renzi, partito democratico, Pd
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