Tanto per intenderci.
Oggi il giudice del Tribunale dell’Aquila Marco Billi ha condannato in primo grado a sei anni di reclusione i sette imputati che facevano parte della commissione Grandi Rischi: Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce.
Sono stati giudicati colpevoli di lesioni colpose e omicidio colposo plurimo.
Su alcuni telegiornali ho già sentito degli abomini comunicativi o veri e propri falsi, del tipo che “i sette imputati sono stati condannati per non aver previsto il terremoto”.
Ma non è così: la commissione è stata dichiarata colpevole perché diede informazioni carenti o contraddittorie sul rischio sismico nella zona e per aver fornito rassicurazioni alla popolazione aquilana in una riunione avvenuta solo una settimana prima del sisma del 6 aprile 2009. Che è una cosa ben diversa.
Perché è vero che non si possono prevedere i terremoti e che quindi non si potevano avvertire gli aquilani dicendo loro con certezza scientifica che sarebbe arrivata una scossa fortissima a distruggere la loro città e le loro vite. Ma è vero anche il contrario: cioè che non si possono prevedere i terremoti e che quindi non si può stabilire con certezza anche che NON avverranno.
Quindi, se è vero che la commissione non poteva dire agli aquilani che stava arrivando un terremoto, perché – come ha dichiarato – non c’era “nessun motivo per cui si possa dire che una sequenza di scosse di bassa magnitudo possa essere considerata precursore di un forte evento”; è vero anche il contrario: cioè che non c’era motivo scientifico per dire agli aquilani di stare tranquilli in casa perché era tutto nella norma, come hanno fatto.
Perché, a quanto pare, non era affatto tutto nella norma.
Tag: commissione, condanna, giornalismo, Grandi Rischi, L'Aquila, media, menzogne, previsioni, terremoto
23 ottobre 2012 alle 13:15 |
Ah, ecco. Non sono l’unico pazzo a pensarla così
23 ottobre 2012 alle 21:38 |
la sentenza è comunque esagerata, tipica di un Paese intriso di giustizialismo
23 ottobre 2012 alle 21:41 |
http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/tanti-errori-sul-terremoto-dellaquila
23 ottobre 2012 alle 21:52 |
Effettivamente una condanna uguale per tutti gli imputati è quasi sempre strana. In questo caso soprattutto.
26 ottobre 2012 alle 06:59 |
[…] duole tornare sopra questa cosa, perché rischia di diventare stucchevole. Ma continuo a sentire politici e […]