La trascrizione di una parte del dibattito alla Camera dei deputati avvenuto oggi 3 luglio 2012.
FRANCESCO BARBATO: I giovani italiani […] sono stufi di questo modo di andare avanti ancora oggi, perché abbiamo visto come il PD ed il PdL votano, come vogliono portare avanti questa palude, questa gestione (Commenti).
La spending review è per gli italiani, non per i palazzi pubblici (Commenti).
PRESIDENTE: La prego di concludere, onorevole Barbato.
FRANCESCO BARBATO: Anzi voglio dire una cosa, a nome di tutti i giovani italiani, a questa maggioranza: avete rotto i «coglioni» ai giovani italiani (Commenti)…
PRESIDENTE: Onorevole Barbato! Onorevole Barbato, lei non può usare un linguaggio da trivio in quest’Aula. La prego di uscire dall’Aula. La prego di abbandonare l’Aula (Applausi – Si grida: «Fuori, fuori»).
Onorevole Barbato, si allontani per favore (Il deputato Barbato ottempera all’invito del Presidente – Applausi).
ANDREA LULLI: Vergognati (Il deputato Barbato rivolge un gesto irriguardoso all’indirizzo dei banchi del gruppo del Partito Democratico)!
PRESIDENTE: Onorevole Barbato, esca dall’Aula! Onorevole Barbato!
Protagonisti della vicenda: Francesco Barbato, deputato dell’Italia dei Valori; Presidente della Camera Gianfranco Fini; Andrea Lulli, deputato del Pd.
Comunque, grande stima a Barbato per aver detto in faccia a quei parrucconi quello che la maggior parte delle persone tra i 20 e i 40 anni pensano realmente.
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Tag: Andrea Lulli, avete rotto i coglioni, Francesco Barbato, Gianfranco Fini, giovani, governo tecnico, Italia dei Valori, lavoro, Monti, parlamento
4 luglio 2012 alle 10:38 |
andare in un’osteria di via Pré a Genova e ordinare la cena in latino, è da idioti. Andare in Parlamento e parlare come al porto, anche. Soprattutto non saper adeguare, declinare, il proprio eloquio in virtù del luogo in cui ci si trova, testimonia una totale mancanza di intelligenza. Siccome Barbato lo pago anche io, spero che in aula non ci torni mai più.
matt
5 luglio 2012 alle 08:01 |
non sono d’accordo con redazione perchè quanno ci vò ci vò ……condivido però l’auspizio che il soggetto non torni più in parlamento dal momento che a chiacchiere è il paladino dei giovani italiani, salvo poi scoprire che è in causa con un giovane assistente parlamentare da lui utilizzato senza regolare assunzione e pagato in nero circa 700 euro al mese (a fronte di un rimborso di circa €. 3.000,00 che gli viene dato dalla camera di appartenenza)
6 luglio 2012 alle 17:44 |
le parole contano poco, sia che si parli come al porto, sia che si parli in latino.
E’ un po’ come dire:”sono meglio 3 punti ottenuti giocando male che 0 giocando bene”.
Il problema è che al momento non c’è nessuno che fa i 3 punti giocando male….