Scusate se arrivo con imperdonabile ritardo. Erano giorni che lo volevo fare e poi mi passava sempre di mente. Chiedo venia.
Dedico questo post a Giancarlo Bigazzi, morto qualche giorno fa, il 19 gennaio 2012. Tutti hanno ricordato i grandi successi che ha firmato, vincitori di Festival e concorsi e campioni di vendite.
Io lo voglio ricordare soprattutto per aver fondato un gruppo che ha innovato la musica italiana: gli Squallor.
Insieme a Daniele Pace, Totò Savio e Alfredo Cerruti, Bigazzi aveva dato vita a un esperimento musicale unico. Nato nel 1971 come divertissement fra amici (tutti musicisti e parolieri di altissimo livello) che ironizzavano sulla società e l’attualità con testi a volte volutamente non-sense e volgari, si sono affermati a livello nazionale producendo anche due film.
Senza di loro, forse non sarebbero esistiti gli Skiantos, Elio e le storie tese e le decine di gruppi musical-comici nati dagli anni ’90 in poi.
Voglio ricordarlo con uno dei loro pezzi più belli, facente parte di uno dei film italiani più belli e trash di sempre: “Arrapaho“.
Tag: Arrapaho, Giancarlo Bigazzi, musica trash, O tiempo se ne va, Squallor
29 gennaio 2012 alle 22:48 |
Io ricordo anche che è uno degli autori della colonna sonora di “Mediterraneo”, film di Salvatores di cui ho vinto un dvd recentemente
14 febbraio 2012 alle 14:17 |
sei il mio idolo!!!!
12 febbraio 2014 alle 16:50 |
[…] aveva “di fatto inventato il rock demenziale in questo Paese”. No: come ho scritto in questo post già qualche tempo fa, gli Squallor sono arrivati molto prima degli […]