E così stiamo per imbarcarci in una nuova guerra. Se ne sentiva la mancanza. E’ da un po’ infatti che non ne facevamo di guerre inutili (non considerando quella perenne, cronica, pacifinta afghana).
Intanto faccio due riflessioni.
Prima riflessione: ci raccontano quello che avviene e non avviene in Cirenaica, ma in tutta questa situazione manca un dato, che nessuno finora ci ha spiegato bene: chi arma i rivoltosi?
Da qualche parte devono arrivare queste armi. Anche perché non è roba da poco. Una contraerea per poter fronteggiare gli attacchi dell’esercito regolare libico non si trova in cantina e nei ripostigli dei bar. Chi fornisce loro questi sistemi di difesa? Devono necessariamente arrivare da fuori, anche perché l’esercito regolare, tranne rarissime eccezioni, è rimasto fedele a Gheddafi.
La seconda riflessione che faccio è: se la sinistra scendesse in piazza armata per spazzare via definitivamente Berlusconi e i suoi alleati, il Governo risponderebbe con l’esercito e i militari, cercando di sedare la rivolta. Ci sarebbe allora un intervento dei paesi stranieri in Italia? O sarebbe vista come una normale faccenda interna a una nazione? Da quando è stato dato il via libera all’ingerenza internazionale nelle faccende interne di un Stato sovrano?
Al riguardo segnalo questo articolo di Massimo Fini sul Fatto quotidiano. E segnalo anche come nel frattempo l’emergenza nucleare giapponese sia già finita per i media italiani. Sul Corriere di oggi in prima pagina c’era solo un piccolo richiamo agli articoli, che iniziavano a pagina 18…
Tag: Cirenaica, Corriere, Giappone, guerra, Il Fatto quotidiano, Libia, Massimo Fini, rivolte
19 marzo 2011 alle 16:17 |
Quanto mi piaci quando sei così polemico!
Cosa hai fatto negli ultimi due giorni?
19 marzo 2011 alle 19:00 |
Beh, le tribu contrarie a quelle di Gheddafi avranno un sostegno in qualche modo. Escludo che sia il sostegno di integralisti islamici, come sostiene qualcuno che vuole seminare la paura (ne ho scritto sul mio blog). Suppongo che dietro di loro ci sia la mano di alcuni Paesi che ora sono pronti a intervenire.
Per quanto riguarda la seconda riflessione, credo che gli organismi internazionali siano “legittimati” a intervenire in questioni interne quando vengono meno certi diritti e tutele umanitarie. Pretesto giusto, per carità, ma usato solo quando conviene.
19 marzo 2011 alle 20:54 |
http://www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2011/mese/03/articolo/4330/
19 marzo 2011 alle 22:27 |
Ieri ho lavorato. Oggi ho riposato. Cosa pensavi cekkè??
Certo, l’intervento umanitario. Il problema è che Gheddafi nega di bombardare i civili e, per quanto sia pazzo, potrebbe anche essere vero. Intendiamoci, sta bombardando e attaccando le città “prese” dai rivoltosi, quindi chiaramente ci sono numerose vittime anche fra i civili. Ma per quel che mi riguarda, sta facendo strage di civili quanto gli americani in Afghanistan. Ah, già, ma lì siamo i buoni…
20 marzo 2011 alle 15:42 |
Io credo che la situazione sarebbe da osservare e analizzare da talmente tanti punti punti di vista da far girar la testa, quindi non avere il senso corretto delle cose in nessuno dei casi.
E’ vero che gli americani e chi ci sta accanto stanno svolgendo come al solito il ruolo di paladini della giustizia con motivazioni che però sono completamente diverse dalla guerra in afganistan o in Iraq. In questo caso la popolazione si sta ribellando già da un pezzo, ha espresso chiaramente una richiesta di aiuto visto che di armi non ne ha molte (indipendentemente da chi gliele da) e in tante occasioni non le sa usare, al contrario di come sostieni tu brutto massone; non è un’azione unilaterale perchè c’è stata una risoluzione urgente dell’Onu e Gheddafi sta sparando da un pezzo sulle folle, come se le persone fossero spaventapasseri.
Ricordiamoci che noi stessi durante la seconda guerra mondiale abbiamo avuto più di una grossa mano dall’esercito alleato, altrimenti la storia forse sarebbe stata diversa, quindi credo che in qualche modo il popolo libico va aiutato. E’ chiaro che c’è un’infinità di cose che noi davanti a sto cazzo di pc non sappiamo e non sapremo mai…
E’ strano solo che ormai le guerre inizino tutte il 19 Marzo, vedi 2003…
21 marzo 2011 alle 17:42 |
L’obbiettivo della risoluzione è l’immediato «cessate-il-fuoco e la fine completa delle ostilità», frase inserita su richiesta della Russia.
Da quel che mi risulta gli attachi Francesi (ed oggi italiani) sono avvenuti a seguito del “cessate il fuoco” unilaterale disposto dal governo libico il 20.02.2011 a partire dalle ore 21.00.
Rebus sic stantibus chi bombarda la libia lo fa al di fuori dell’ombrello della risoluzione ONU.
Non esiste un coordinamento ONU delle operazioni militari, è stato chiarito che ogni paese che decide di intervenire lo fa in modo autonomo ed unilaterale, tanto che si è arrivati a parlare della “coalizione dei volenterosi” (!) che tanto mi ricorda il gruppo parlamentare dei responsabili!!!!
P.S.: Fra le grandi compagnie petrolifere occidentali l’unica a non avere contratti di estrazione in Libia è la Francese Total ……. meditate gente, meditate!!!!