Massimo Fini, sul Fatto quotidiano, si scaglia contro Maroni, la tessera del tifoso e lo Stato di polizia.
Io sto con gli ultras. Anche quelli violenti di Bergamo. Perché mi paiono gli unici ad aver voglia ed energia di rivolta in un Paese in cui i cittadini si fan passare sopra ogni sorta di abusi, di soprusi e di autentiche violenze sempre chinando la testa. Sudditi. Nient’altro che sudditi.
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Tag: Fatto quotidiano, Maroni, Massimo Fini, Stato di polizia, tessera del tifoso, ultras
6 settembre 2010 alle 01:03 |
Mi piace la chiusa dell’articolo perché riassume il senso di tutto e della provocazione di Massimo Fini. Tuttavia, secondo me, si sbaglia. Si sbaglia perché in questi giorni si fa più forte una frattura sociale che si ribella verso i vertici politici, siano essi quelli berlusconiani o quelli rappresentanti il vecchiume. I Dell’Utri e Schifani contestati all’inverosimile, i Marini fischiati per le sue idee antiquate, i Fini (Gianfranco) che provocano strappi sono per me come focolai di un cambiamento “positivo” (perché peggio di così c’è poco).
Si può dissentire poi dai sostenitori di Di Pietro, Grillo, dagli ultras, ma bisogna riconoscere che sono masse popolari portate all’esasperazione da certi comportamenti. E quindi alcuni non sono più così “sudditi”. Bisogna ora vedere se la ricerca della calma borghese sederà il tutto, o se sarà possibile apportare cambiamenti senza ulteriori rivolte.
Che poi per questi ogni accordo politico equivale a un “inciucio”, e quindi…