Una soldatessa israeliana si mette in posa davanti a dei prigionieri palestinesi. Poi mette le sue foto su facebook. Con commenti del genere:
“Esercito, il più bel periodo della mia vita”. Oppure: “Mi chiedo se anche lui sia su Facebook, dovrei taggarlo!” (E perchè non chiedergli l’amicizia?, ndr)
Poi, assediata dai giornalisti e dallo scandalo, si difende:
“Queste foto non avevano nessun significato politico. Guardatele bene: non faccio gesti osceni o cose simili. Sto solo seduta lì. Voleva essere solo il ricordo di un’esperienza di vita. Il documento di quella routine. Non ho mai mancato di rispetto ai detenuti, li ho sempre trattati bene: davo loro cibo, acqua, vestiti”.
Ora, è vero che nelle foto non sta torturando nessuno. Magari è anche vero che i prigionieri sono sempre stati trattati bene. Ma mettersi in “posa”, con quel sorrisetto lì… mi sembra tanto una gran presa per il culo.
Tag: conflitto palestinese, facebook, foto, Israele, medio oriente, Palestina, palestinesi, prigionieri palestinesi, scandalo, soldatessa israeliana
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